L’R9 Yamaha rimpolpa la lista delle sportive di media cilindrata. Ma una R9 esiste già, ed è stata realizzata dal veneziano Jacopo Marzaro.
Una fusione di carrozzeria ispirata alla R6 su una base MT-09. Un concetto tutto sommato “semplice”, ma funziona bene proprio perché senza fronzoli. 
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Con il 2021 che offre sia una MT-09 notevolmente aggiornata (ora con nuovo telaio in alluminio, forcellone, motore e, naturalmente, vestiti) e una nuova sportiva R7 entry-level a prezzi accessibili all’impressionante gamma Yamaha, si aggiorna il concetto originale R-09. Un concetto R9 con i gustosi bit aggiornati degli ultimi MT-09 e R7 per renderlo ancora più credibile.
L’R9 potrebbe essere un successore spirituale dell’RD350F. Entrambi carenati, entrambi per mettere in imbarazzo moto più grandi, più pesanti e più potenti
Con il nuovo telaio e il motore più grande da 890 cc, ricalibrato per aumentare ancora di più la potenza e il numero di giri solo un po’ più in alto per creare la moto sportiva più sfacciata che possa mai mettere in imbarazzo una superbike che costa il doppio del prezzo. 
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La doppia R9
Insomma, l’R9 Yamaha rimpolpa la lista delle sportive di media cilindrata. Ma una R9 esiste già, ed è stata realizzata dal veneziano Jacopo Marzaro. La R9M “veneziana” è adatta alla pista, mentre quella della Yamaha dovrebbe avere grandi prestazioni, ma anche grande praticità, essendo una erede della naked MT-09. 
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Chissà come sarà la nuova R9. Per capirlo, dobbiamo pensare alla R7 2021, che ha un motore 3 cilindri da 889 cc per 119 CV e 93 Nm. Peraltro, le sospensioni regolabili della MT-09 potrebbero abbisognare di qualche modifica. Il resto lo farebbe la carenatura. Quello che sembra sempre più concreto, comunque, è il lancio della nuova carenata dell’azienda di Iwata.