Ayrton Senna, il mago della pioggia: le imprese di Monaco e Donington

Ayrton Senna è una leggenda della Formula 1 e in occasione del suo compleanno, riviviamo Montecarlo 84 e Donington 93.

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Ayrton Senna su Toleman a Monaco 1984 (Getty Images)

La leggenda di Ayrton Senna continua a vivere in tutti gli appassionati di auto e di motorsport. Le sue gesta sono indimenticabili, sin da quando è arrivato in F1. In particolare, sotto la pioggia si trasformava e dava il meglio di se, compiendo delle imprese straordinarie, passate alla storia.

Già al primo anno nel massimo campionato sportivo a quattro ruote, nel 1984, Senna dimostrò la sua classe e la sua bravura con l’acqua. Per di più lo fece a Montecarlo, circuito cittadino dove anche il più piccolo degli errori, può portarti alla finire contro le barriere.

Ciò non successe al brasiliano, che si fece notare per una grandissima rimonta con la sua Toleman. Dopo un iniziale rinvio proprio per pioggia, il GP iniziò con Senna che supera tutti i piloti che si frappongono tra lui e la vittoria.

Alla fine, la gara fu interrotta e nonostante avesse superato Prost, si dovette accontentare del secondo posto, poiché secondo i regolamenti della F1, quando una gara si ferma anzitempo si deve tenere conto della classifica del giro precedente. Comunque, un inizio niente male per l’astro nascente brasiliano.

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Donington 93, quando Senna umiliò la tecnologia

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Ayrton Senna su McLaren a Donington nel 93 (Getty Images)

Anche Donington 93 fu corsa sotto la pioggia, e ancora una volta Senna non ha la miglior macchina. Quell’anno, la McLaren non era all’altezza così come quello precedente, e il brasiliano non riusciva più a lottare per il titolo mondiale.

A svettare, nel 93, era la Williams progettata da Adrian Newey, oggi alla Red Bull. La macchina della scuderia inglese fu la prima a usare la tecnologia per introdurre l’elettronica, già dal 92, con telaio rivoluzionario e sospensioni attive a controllo elettronico.

A Donington Park 93, però, Senna e il tempo la pensano diversamente sulle forze in pista, inoltre il brasiliano arrivava a sorpresa da primo in classifica generale, ma solo perché erano state corse solo due gare. Alla partenza, le due Williams di Prost e Hill partono in prima fila, mentre il pilota della McLaren è in quinta posizione.

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Ma, come già detto, l’acqua la fa da padrone e così ha inizio quello che è considerato il più bel primo giro della storia della F1. Senna supera tutti come se gli altri piloti fossero fermi, e vola in terza posizione dietro le Williams. Verso il finire del giro, è il turno anche di Hill prima, e di Prost poi. Ovviamente la gara l’ha poi vinta facilmente il brasiliano, con addirittura un minuto e 23 secondi su Hill.

Queste due imprese di Ayrton Senna, quindi, ci raccontano una volta di più la grandezza del pilota brasiliano. Un mago della pioggia, che si esaltava quando tutto era contro di lui. Cos’altro dire se non grazie Ayrton.

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