Stellantis ripropone il Piano Italia con nuovi investimenti: si punta su una produzione sostenibile

Il Gruppo Stellantis ha bisogno di ritornare ad essere il punto di riferimento in Europa. Per farlo ha deciso di rilanciare, alle nostre latitudini, il Piano Italia.

Continuano i problemi per colosso nato dalla fusione tra PSA e FCA. Il 2024 è da cancellare con un nuovo importante passo in avanti. Tutta l’industria dell’automotive sta vivendo un abbassamento delle vendite, ma nel 2024 i numeri dei principali brand di Stellantis sono stati pessimi. Maserati in primis sta attraversando una fase terribile con licenziamenti e svariati problemi.

Il nuovo programma di FIAT
Il nuovo programma di FIAT Piano Italia (media press) Quattromania.it

E’ palese che il mercato più in crisi sia quello delle EV. “Non tutti vogliono un’auto elettrica”, ha annunciato Jean-Philippe Imparato, direttore operativo per l’Europa di Stellantis, dando un atteso aggiornamento del Piano Italia durante l’Automotive Dealer Day di Verona. Il manager transalpino ha spiegato che c’è bisogno di un approccio più pragmatico per gestire i problemi che l’intera filiera elettrica sta avendo. Il rinnovato Piano Italia, presentato a giugno, mira a rilanciare la produzione auto negli stabilimenti italiani del gruppo con l’introduzione di nuovi modelli strategici.

Il nuovo programma di FIAT

A Mirafiori è prevista la realizzazione della 500 in versione ibrida, con una capacità produttiva di 130.000 unità all’anno. Lo stabilimento di Pomigliano avrà la sua nuova compact car e la futura generazione della Pandina, in arrivo nel 2029. Maserati si riprenderà con strategia mirate nel segmento premium.

FIAT meno di 50 euro al mese
FIAT logo (ANSA) – Quattromania.it

Jean-Philippe Imparato ha aggiunto che vi sono clamorose differenze in Europa. “Fare una macchina in Italia costa tre volte rispetto alla Spagna“, ha affermato il dirigente. I motivi? Costo del lavoro, costo dell’energia e peso della regolamentazione. Le nuove disposizioni europee possono arrivare a incidere fino a 3.000 euro per veicolo, rendendo complicato competere con la produzione asiatica, soprattutto cinese Imparato ha aggiunto: “Abbiamo un gap di circa 40 euro al kWh”, in riferimento al costo delle batterie prodotte nel Paese del Dragone Rosso.

Non tutti possono permettersi un’elettrica, non tutti la vogliono. Le multe? 150 milioni di multa per ogni punto percentuale mancante sui commerciali. Vogliamo ammazzare 13 milioni di lavoratori dell’ecosistema europeo per rincorrere numeri irrealistici?” Per affrontare la concorrenza globale e mantenere la competitività, il programma di rilancio prevede il lancio di 14 nuovi modelli tra la seconda metà del 2024 e l’inizio del 2025, con maggiore attenzioni ai modelli ibridi.

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