Il “giro del mondo” a bordo di una Hyundai elettrica | Il motivo? Sensibilizzare al “green”

Hyundai Kona Electric dimostra la sua bontà nel percorrere Km aiutando un ONG per un tour sostenibile attraverso 17 paesi.

Cosa succede quando una ONG (Organizzazione Non Profit) e una casa automobilistica si incontrano? Dipende, in questo caso sono successe grandi cose. Stiamo parlando del tour sostenibile a cui ha partecipato la Hyundai con la sua Kona Electric.

Ma andiamo con ordine. Divers Alert Network Europe (DAN Europe), organizzazione internazionale medica e di ricerca senza scopo di lucro dedicata alla salute e alla sicurezza dei subacquei, ha completato il suo primo Sustainable Tour. Il tutto viaggiando a bordo proprio della Kona Electric.

hyundai tour sostenibile
Alana Alvarez e Manuel Bustel con Hyundai Kona Electric (1.hyundai.news)

Alla guida dell’automobile c’erano i due ambassador della ONG, ovvero Alana Alvarez e Manuel Bustelo. I due sono riusciti a percorrere ben 25mila Km attraverso 17 paesi con l’obiettivo di sostenere la causa di pratiche e politiche commerciali più sostenibili presso gli stakeholder delle nazioni attraversate dal tour.

Potrebbe interessarti >>> Hyundai Staria: la nuova 7 posti coreana punta sul diesel | Dimensioni contenute, il prezzo no

Sustainable Tour, i dettagli dell’iniziativa

Il Sustainable Tour ha avuto il suo inizio l’8 giugno, non una data qualsiasi, bensì quella in cui si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani. Per farlo al meglio, in quel giorno i dipendenti di DAN Europe hanno ripulito una spiaggia vicino alla loro sede di Roseto degli Abruzzi.

hyundai dan europe
Hyundai Kona Electric (1.hyundai.news)

Potrebbe interessarti >>> Hyundai non finisce di stupire, questa volta i coreani danno i “numeri” | Seven è quello perfetto

Poi è iniziato il viaggio a bordo della Hyundai Kona Electric tra 17 paesi, dove i due guidatori hanno incontrato varie personalità di spicco del mondo delle startup e non solo, che in generale lavorano su prodotti e soluzioni sostenibili.

Ma non solo, poiché Alvarez e Bustelo hanno cercato di coinvolgere quante più persone possibili nel loro viaggio di 25mila Km. Ad esempio hanno tenuto pure dei seminari sul ruolo dei subacquei nella salvaguardia della salute dell’oceano.

Impostazioni privacy