Le supercar più brutte di sempre | Non sempre chi più spende meglio spende – Foto

Disegnare una supercar è una bella responsabilità: nessuno vuole spendere centinaia di migliaia di Euro o Dollari per un’automobile che fa girare la gente per strada nel verso opposto!

Gli ingredienti per una buona supercar sono sempre i soliti: eleganza, prestazioni, una meccanica superba e soprattutto il fattore wow, quello che fa girare la gente per strada verso la vostra automobile. Può capitare però che un’auto ottenga l’effetto opposto, il che non è bello specie se avete aperto un mutuo per comprarvi la macchina!

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La discutibile Panoz Abbruzzi (DriveTribe)

Non tutte le ciambelle riescono col buco: chiedetelo a queste case automobilistiche che hanno presentato sul mercato delle vetture non proprio piacevoli per lo sguardo dell’automobilista medio.

Partiamo dalla bruttura che avete visto in copertina, la Weber Faster One. La Weber è una controversa casa tedesca produttrice di supercar che la rivista britannica Top Gear ha incoronato come “La casa che produce le supercar più brutte del mondo”. Un titolo, un programma.

L’auto, introdotta nel 2007, è davvero un pugno in un occhio, sembra un’auto uscita da uno dei primi videogiochi di guida per la PlayStation 1 in cui il motore grafico non riusciva a delineare correttamente i poligoni. Un vero peccato perchè con uno 0-100 raggiunto in meno di 3 secondi ed una velocità massima di 420 chilometri orari, la Faster One tiene fede al suo nome.

L’auto costa ben 1.600.000 Euro: facile capire quale vettura tra la Faster One e la Bugatti Veyron si sia conquistata il portafoglio dei clienti che possono permettersele entrambe. Ma la lista è ancora lunga.

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Altre due supercar degne di Halloween

La seconda auto di cui parliamo che avete visto ad inizio articolo è la Panoz Abruzzi. Prodotta dalla misteriosa casa americana Panoz che ha realizzato diverse supercar, questa vettura venne presentata nel 2011. L’auto doveva rappresentare un omaggio al Abruzzo, regione in cui la famiglia Panoz visse a lungo prima di un devastante terremoto.

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La bruttissima Mitsuoka Orochi (RollingSteel)

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L’auto, costruita con materiali riciclati, sarebbe dovuta entrare in produzione per un totale di 81 esemplari costruiti in serie limitata al prezzo di 330.000 Dollari per vettura. Il motore poteva erogare ben 620 cavalli. Per motivi sconosciuti che sicuramente non riguardano il design, il progetto venne poi sospeso.

L’ultimo “bolide” della nostra carrellata di supercar voltastomaco arriva da Est: parliamo della Mitsuoka Orochi, un’auto talmente brutta da eclissare totalmente quanto visto finora.

Presentata nel 2006 e prodotta fino al 2014, questa vettura che a seconda del modello arriva a costare anche 175.000 Dollari si è guadagnata ampiamente il titolo di “Supercar più brutta del mondo”, affibbiatole dalle riviste specializzate statunitensi.

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L’auto ha in se per se delle caratteristiche molto buone e monta componenti Lexus e Honda, con una particolare cura per gli interni. La linea – ispirata secondo il costruttore ad un demone della mitologia scintoista – rovina quanto di buono visto sotto il profilo meccanico.

Dell’auto è stata costruita anche una versione chiamata Devilman, dedicata all’anime Devilman Crybaby: questo accessorio kitsch è stato venduto al prezzo di circa 19 milioni di Yen ossia 175.000 Dollari. Al cattivo gusto dopo tutto non c’è mai fine.

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