La Red Bull ha vissuto mesi molto delicati e carichi di tensione a seguito dello scandalo che aveva coinvolto Christian Horner. Ora però è Jos Verstappen a tranquillizzare l’ambiente e ad avvicinarsi al team principal.
Il Circus della F1 è pronto per terminare il triple-header iniziato ad Imola, proseguito a Monte-Carlo e che andrà a concludersi a Barcellona in questo fine settimana. Ci sono solo 3 punti a separare Lando Norris da Oscar Piastri, con Max Verstappen a -25, ancora pienamente in lotta, almeno dal punto di vista matematico. La McLaren ha in mano il mondiale costruttori, dove ha oltre 170 punti di vantaggio su Mercedes, Red Bull e Ferrari.
In Spagna debutterà la nuova regola che mira a limitare la flessione delle ali, mediante l’introduzione, da parte della FIA, di test statici più severi, e sarà da scoprire se i valori potranno cambiare o se tutto resterà come oggi. Durante il week-end di Monaco si è rivisto ai box Jos Verstappen, che ha anche concesso alcune dichiarazioni ai media, facendo capire che in Red Bull il clima è tornato più sereno e che tutti stanno lavorando nella stessa direzione per tornare al vertice.
Red Bull, prove di disgelo tra Jos Verstappen e Christian Horner
Tra Christian Horner e Jos Verstappen i rapporti si erano deteriorati all’inizio del 2024, quando scoppiò lo scandalo che vide coinvolto il team principal e la dipendente dell’azienda. Jos, all’epoca, disse che la Red Bull sarebbe esplosa se Horner non fosse andato via, e delle conseguenze ci sono sicuramente state, come l’addio di Adrian Newey, ma il manager britannico ha mantenuto saldamente la propria posizione. Parlando alla stampa nel week-end di Monaco, l’ex F1 ha fatto capire di aver recuperato rapporti quantomeno civili con Horner.

Verstappen senior ha così dichiarato in quel di Monaco, dopo essere tornato nel paddock dopo una lunga assenza: “Per me è stato positivo non venire nel paddock per qualche tempo, anche per la mia salute mentale. Dopo tante volte è normale iniziare a vedere le cose in modo diverso, anche se lo sport è fatto anche di emozioni. Io voglio il meglio per Max e so che se le cose non funzioneranno anche la Red Bull dovrà guardarsi allo specchio per capire come mai. Non andrò mai in vacanza con Horner, ma c’è rispetto reciproco con lui, adesso c’è. Io non lavoro per la squadra e lui è il capo, ed è per questo fondamentale che ci sia“.