Bonus auto elettriche: arriva la critica del colosso cinese

In Italia continuano a esserci gravi problemi strutturali che stanno limitando la diffusione di auto elettriche. E’ giunta puntuale la stoccata della BYD.

Ma caro Fantozzi, è solo questione di intendersi, di terminologia. Lei dice “padroni” e io “datori di lavoro”, lei dice “sfruttatori” e io dico “benestanti”, lei dice “morti di fame” e io “classe meno abbiente”. Ma per il resto, la penso esattamente come lei. Dal film Fantozzi abbiamo imparato tanto sulla nostra società.

Auto elettriche criticate
Italia sotto attacco dalla Cina – Quattromania.it

Per Alfredo Altavilla, Special Advisor per il mercato europeo del Gruppo BYD, è solo questione di intendersi, di terminologia, ma la distrazione da parte del Governo di 600 milioni di euro dei fondi PNRR dedicati alla costruzione di colonnine di ricarica è una “cag… pazzesca”. L’Italia continua a essere molto indietro sul piano tecnico sulle colonnine.

“Per diffusione elettriche servono infrastrutture non bonus ad acquisto. Scelta del governo è fantozziana”, a dire di Altavilla e sono i dati a confermare la carenza di infrastrutture, in Italia sulla carta sono 64.000 i punti di ricarica ad uso pubblico per l’auto elettrica, inoltre, il 16% è non collegato alla rete elettrica. Ne restano 54.000. Inoltre c’è una disparità tra nord e sud. Nel settentrione si concentra il 57% dei punti di ricarica della Penisola, mentre siamo al 20% al Centro e al 23% al Sud.

La bordata di BYD all’Italia

Per Altavilla la conversione all’ elettrico sarà possibile quando ci sarà una reale disponibilità di ricarica pubblica da Nord a Sud, e aggiunge dicendo: “E noi prendiamo i soldi del PNRR per le colonnine e li destiniamo a incentivare l’acquisto di 39 mila auto, ovvero meno del 3% delle immatricolazioni annue. Non è così che si avvicinano gli italiani all’elettrico”.  E ancora: “Se proprio vogliono diffondere le colonnine, chiedessero a noi di BYD: siamo disposti a farle, senza guadagnare un euro, se ci danno i soldi facciamo noi la rete di ricarica”.

Altavilla di BYD critica l'Italia
Italia criticata da Altavilla di BYD (Ansa) Quattromania.it

Un accordo fra costruttori europei, toglie il sonno a BYD, se si, perchè “… è un obiettivo che mi sembra estremamente difficile. I Gruppi hanno dimostrato ampiamente di avere scarsa volontà di collaborare fra di loro. Così il rischio è solo di sommare debolezze, il che non crea una forza”. Allora quale sarà, se ci sarà un punto di equilibrio ad una conversione per una mobilità sostenibile su gomma, nel pieno rispetto della normativa europea? Si può chiudere con la battuta del mega direttore di Fantozzi. La classe meno abbiente sarà quella, impossibilitata, in maggiore difficoltà, come sempre.

Gestione cookie