Citroen, scattano pesanti risarcimenti: lo scandalo costa carissimo, cosa succede

La Citroen è stata coinvolta in un caso che ha tenuto banco nel corso degli ultimi mesi, relativo agli airbag Takata. Ecco la situazione.

La Citroen è uno dei marchi di punta del gruppo Stellantis, che sta aggiornando pesantemente la propria gamma nel tentativo di aumentare il giro di vendite. Tuttavia, il 2024 è stato caratterizzato da un imprevisto non da poco, seppur non direttamente dipendente dalle proprie volontà. Lo scandalo degli airbag Takata ha colpito quasi mezzo milione di veicoli, i cui proprietari, tramite una lettera ufficiale redatta dalla holding multinazionale olandese, non possono guidare.

Citroen scattano i risarcimenti
Citroen logo (Adobe Stock) – Quattromania.it

Ma cosa è successo di preciso? Oltre 600 mila auto tra Citroen C3 e DS3 prodotte tra il 2009 ed il 2019 sono equipaggiate con l’airbag Takata, che in caso di incidente, invece che proteggere chi è a bordo potrebbe provocare gravi lesioni, arrivando anche ad uccidere gli occupanti del veicolo. Secondo quanto emerso, sino ad oggi sarebbero state riparate solo 102 mila auto, un sesto del totale, ed i tempi si stanno allungando di mese in mese. Per gli automobilisti è un grave disagio, visto che ben pochi hanno ricevuto un’auto sostitutiva, ed in Francia stanno partendo i risarcimenti.

Citroen, risarcimenti in Francia per il nodo airbag

Il caso che ha colpito Citroen, DS ed il gruppo Stellantis tiene banco da mesi, e non mancano le azioni collettive nate con l’obiettivo di far luce sulla questione. Secondo David Guyon, un avvocato che è direttamente coinvolto in quanto accaduto, ha parlato di un risarcimento automatico previsto in Francia: “La legge prevede un risarcimento, che va dagli 8.000 ai 12.000 euro“. Una cifra assolutamente non da poco, considerando anche che le auto coinvolte sono piuttosto vecchie.

Citroen C3 tutti i dettagli
Citroen C3 in mostra (Adobe Stock) – Quattromania.it

Al momento, pare che i proprietari non siano a conoscenza di questa possibilità, ed è così che un gruppo di avvocati si sta occupando di informarli sul risarcimento a cui hanno diritto. Al momento, pare che in Italia non esista una precisa legge che regoli situazioni simili, ma sono comunque in azione diverse associazione dei consumatori, intente a capire quali sono i prossimi passi da svolgere.

Guyon ha affermato che Stellantis avrebbe cercato di tenere nascosta la questione risarcimento, dal momento che è in un momento già di per sé complicato, ed un numero così elevato di clienti da ripagare per i danni subiti sarebbe un guaio non da poco. Inoltre, si richiede a Citroen e DS di sostituire gli airbag danneggiati.

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