Teoria del complotto o dura verità? Ecco cosa potrebbe succederti al distributore di benzina self service…o forse no. Bisogna sempre verificare prima di credere a tutto quello che si va a leggere sul web.
Cosa c’entrano un benzinaio automatico, un complotto ordito dai poteri forti ed una star della musica in pensione? Scopriamolo insieme…
Così ti rubano i dati
Al giorno d’oggi ci sono numerose teorie del complotto che possono essere verosimili o semplicemente assurde. Che ci crediate o meno, ne esiste anche una che coinvolge direttamente i benzinai self service, implicati in un complotto per rubare i dati ai propri clienti. State a sentire come farebbero a rubare tutto quello che possedete di più importante ovvero i vostri dati personali.
Quando vi presentate al distributore e decidete di fare il pieno per conto vostro, la voce automatica della colonnina vi chiederà se volete mettere benzina o diesel. Questo sarebbe quindi un modo per associare la vostra automobile alla vostra carta di credito, tracciando il vostro indirizzo…o qualcosa del genere.
La cosa divertente? La vendita di dati personali è un fenomeno reale…che avviene su internet, proprio il portale usato per diffondere queste teorie del complotto! Ogni volta che accedete ad un sito o ad un social ed accettate le preferenze senza nemmeno leggere cosa c’è scritto sull’annuncio rischiate che qualcuno possa accedere ai vostri dati per scopri solitamente pubblicitari.
Da dove nasce l’idea?
La teoria complottista del benzinaio non a caso nasce da un personaggio che sui social network ha più volte esposto delle teorie fantasiose per non dire di peggio come quella che i batteri si possano uccidere con delle frequenze particolari o che gli UFO scortino i bombardieri in Ucraina. Parliamo di Gabriele Ansaloni, critico e giornalista meglio conosciuto come Red Ronnie.
E’ stato proprio lui a pubblicare un video in cui accusa la colonnina del distributore di benzina di aver provato a carpire i suoi dati solo per aver fatto la domanda fatidica: diesel o benzina? “Ma che ca..o ti frega? Ho il contatore dei soldi, io metto dentro e via. Vogliono associare il numero della carta di credito alla mia auto, ecco come ci infilano nei loro algoritmi”. Certo. Le corporation che vendono i dati hanno proprio bisogno di ricorrere a questi mezzucci…
Sicuramente esistono mezzi poco onesti con cui qualcuno può provare a carpire i vostri dati ma fidatevi: se ci tenete a proteggerli, lasciate in pace il povero distributore automatico di benzina e prendete delle vere precauzioni, ad esempio installando un VPN quando navigate sui siti su cui diffondete teorie complottiste!
L’imbecillitá di quest’uomo é affascinante. pic.twitter.com/inZcN2FBL6
— Confindustria 💵 ᵖᵃʳᵒᵈʸ (@confundustria) August 3, 2022