La guerra in Ucraina da parte della Russia ha già cambiato tutto. Ecco cosa sta per accadere in Europa: scenario apocalittico
Da settimane si combatte con il caro carburante. Secondo alcuni drammatica conseguenza della guerra in Ucraina. Secondo altri una gigantesca speculazione. Per non dire una maxi truffa. Ma oltre ai rincari, un’altra emergenza potrebbe essere alle porte.
Il Governo presieduto da Mario Draghi ha infatti tentato di porre freno ai rincari di benzina e diesel con un taglio, seppur temporaneo sulle accise. Per un mese, sostanzialmente, i prezzi dovrebbero essere calmierati. Quello che è accaduto nelle ultime settimane, però, è inaccettabile.
E in tante città, infatti, soprattutto per iniziativa del Codacons, sono partite delle class action per rivalersi sugli aumenti indiscriminati che hanno caratterizzato l’ultimo mese. Benzina e diesel costantemente sopra i due euro al litro. Peraltro con un costo parificato, come non era mai accaduto nella storia.
Staremo a vedere quanto i prezzi rimarranno stabili. E come andranno a finire le battaglie dal basso instaurate dagli automobilisti. Che, ovviamente, sono anche dei contribuenti. Intanto, una nuova emergenza potrebbe sconquassare il mercato.
Il protagonista è il gasolio. Ecco cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane.
Il gasolio scarseggia
Lo scenario paventato da alcuni è preoccupante. Siamo, sempre più, in regime di economia di guerra. E, in effetti, la scelta di Vladimir Putin di invadere l’Ucraina ha portato e porterà a conseguenze economiche che tutti noi, purtroppo toccheremo con mano.
Ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane è che i distributori rimangano a secco di gasolio. Da più parti, infatti, si lamenta la scarsità della risorsa. Stiamo parlando di una delle principali fonti di energia. E, quindi, la scarsità di gasolio andrebbe a impattare pesantemente su tutto il mondo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Aumento del carburante, trovato stratagemma per i motori diesel | Ecco cosa usare al posto del gasolio
Ma tutto ciò sembra inevitabile. Le scorte mondiali, infatti, secondo i ben informati, stanno iniziando a scarseggiare. Anche e soprattutto a causa della crisi in Ucraina. L’Europa e gli Stati Uniti, infatti, hanno per ora risposto all’invasione con pesanti sanzioni economiche nei confronti dello Stato sovietico.
Ma dalla Russia vengono esportati circa 3 milioni di barili di petrolio e derivati al giorno. La crisi bellica, quindi, rischia di cambiare ulteriormente il mercato. L’Europa, infatti, negli anni ha fatto grande affidamento sul gasolio russo. L’Europa importa circa metà del suo gasolio dalla Russia e l’altra metà dal Medio Oriente, ma ora si avvicina il momento in cui il deficit di gasolio si farà sentire.
Il Vecchio Continente non è autonomo da questo punto di vista. Quindi potrebbero arrivare tempi molto duri. Non solo per il carburante diesel e, quindi, per gli automobilisti. Ma anche per gli impianti di riscaldamento. E se è vero che l’inverno è ormai in archivio, il futuro non è comunque roseo. Anche perché la guerra in Ucraina, purtroppo, sembra ben lontana dalla sua conclusione.
Insomma, il rischio di dover razionare le scorte non è assolutamente qualcosa di fantascientifico.