Prima di presentare ufficialmente la versione prodotta in serie della Probe, la Ford deliziò il mondo con alcune concept car caratterizzate da un design sempre più strano e particolare, pieno di curve.
Le auto che rimangono più facilmente impresse nella memoria degli appassionati sono proprio le concept car, vetture che spesso restano delle one-off prodotte da un marchio solo per definire nuovi canoni stilistici, fare esperimenti sul design o proprio per farsi pubblicità in un momento di magra. Pensate soltanto ad auto come l’Alfa Romeo BAT-9, chi potrebbe dimenticarsi un’auto simile?
Sotto questo punto di vista, è molto interessante la storia della Ford Probe, un’automobile costruita dal marchio americano nel 1988 per affrontare i competitor giapponesi – specialmente Mazda – e riprendere il predominio su quel settore di mercato che generalmente era spettato alla Ford Mustang, ormai giunta all’ennesimo restyling.
La storia dell’auto però parte molto prima, precisamente a fine anni 70 quando collaborando con il noto designer Ghia – che ha una certa tradizione legata al marchio Ford – la casa americana iniziò a fare qualche esperimento. L’obiettivo? Proporre delle linee piacevoli per il pubblico ma soprattutto in grado di migliorare l’aerodinamica della vettura.
Tutta curve
Le prime due Ford Probe arrivate a fine anni 70 avevano ancora una linea lontana da quella che avrebbe reso celebre la concept car V: nel design delle vetture è evidente l’influenza della corrente brutalista che prevedeva spigoli a go go, anch’essa comunque in grado di garantire una certa aerodinamica all’auto.
Se già sulla concept car Probe II possiamo individuare qualche elemento decisamente interessante come i passaruota posteriori che “tagliano a metà” lo pneumatico, la Probe III del 1981 rappresenta il taglio netto con il passato del marchio. Elementi di questa vettura verranno ripresi sulle successive Sierra, Taurus e perfino sulla Escort. Vi ricorda nulla quell’alettone posteriore?
Ben più radicali sono sicuramente la Probe IV e V, uscite negli anni 80 pochi anni prima dell’arrivo del modello di serie che assomiglia ben poco a questi prodigi dell’aerodinamica. I passaruota inglobano sia gli pneumatici anteriori che quelli posteriori ed il design, completamente caratterizzato da curve morbide dall’aria futuristica, scatena grande interesse nel pubblico del marchio Ford.
Alla fine però il nome Probe non ebbe il seguito sperato: l’auto che uscì nel 1988 non derivava direttamente da questi concept che come abbiamo accennato avrebbero trasmesso una certa eredità ai modelli successivi del marchio. Fu la piattaforma ST-16 a portare il nome in questione. La Probe fu un’auto di successo ma ci dispiace che non abbia avuto l’aspetto futuristico del concept con questo nome.
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