Piaggio: la Vespa non si tocca! Guai seri per la Cina | Il plagio dell’iconico scooter sarà punito duramente

Tempo fa abbiamo scovato un paio di palesi plagi cinesi della Piaggio Vespa. La casa non scherza più e non ha intenzione di tollerare queste copie che vengono perseguite adesso dalla legge italiana.

La questione dei plagi cinesi è di scottante attualità in questi anni che hanno visto una massiccia importazione di automobili dal paese asiatico. Per quanto ci siano numerose case cinesi fantasiose e capaci di proporre vetture dal design originale, altre non provano nemmeno a pensare con la propria testa e si limitano a copiare il design di vetture o motociclette già vincenti ma proposte da altri marchi.

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Una copia cinese della Vespa Primavera (Financial Expert)

Oltre ad esempi illustri di plagio come la Ora Ballet – che riprende il design del classico Maggiolino della Volkswagen – o la clamorosa Rolls Royce cinese, abbiamo visto spesso che una delle vittime preferite delle case asiatiche è la famosa Vespa della Piaggio, un motorino dal design iconico che a quanto pare piace pure in oriente.

Su siti come AliBabà.com è semplice trovare scooter elettrici di piccole dimensioni che riprendono in tutto e per tutto il design della storica motoretta italiana. Ma adesso, una sentenza della Corte di Cassazione ha creato un precedente per cui chi deciderà di contraffare la Vespa lo farà a suo rischio e pericolo commettendo almeno un paio di violazioni molto gravi.

Non si scherza mica

Una società italiana che la stampa non ha nominato direttamente è stata infatti denunciata per aver usurpato una proprietà intellettuale della casa Piaggio e per l’importazione di un bene contraffatto: in parole povere, gli importatori avevano introdotto in Italia un modello di scooter simile in tutto e per tutto alla nostra Vespa con tanto di scudetto tricolore applicato sopra.

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Piaggio Vespa (Amazon)

Proprio lo scudetto tricolore ha portato alla pronuncia della Sentenza 5847 che condanna l’importatore per ben due reati molto gravi: l’importatore avrebbe anche ingannato il cliente spacciando per Made in Italy un prodotto costruito all’estero. Da questo momento in poi insomma, importare motorette che riprendono il design ben conosciuto della Vespa potrebbe non essere più così semplice per certe case con poca fantasia e poco rispetto per la concorrenza.

Le case cinesi finite sotto accusa per plagio negli anni si sono moltiplicate a dismisura, così come gli importatori che le sfruttano per vendere moto ed auto a basso prezzo. La legislazione cinese dal canto suo non fa molto per scoraggiare questa pratica in patria ma la sentenza che dichiara fuori legge i cloni della Piaggio potrebbe essere una forte risposta per scoraggiare questo fenomeno.

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