La supercar a sei ruote ispirata alla Tyrrell: buone le intenzioni ma il risultato “disastroso” – Foto

Abbiamo già visto in un paio di occasioni che aggiungere due ruote extra ad un’auto può portare qualche vantaggio in pista. Ma su una supercar? L’estetica non ne risente? 

La storia dell’automobile è piena zeppa di soluzioni originali, ma sappiamo tutti quali sono i rischi di uscire dagli schemi: da un lato la hit è dietro l’angolo ma dall’altro anche un clamoroso flop potrebbe sfortunatamente colpire la casa produttrice che ha realizzato l’auto.

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La Panther 6 (Wikipedia)

Un esempio lampante di una supercar innovativa che sicuramente ci saremmo volentieri risparmiati è la Panther 6 che probabilmente prende il nome dalle sue sei ruote, una configurazione che secondo gli ingegneri impiegati al progetto sarebbe stata proprio ispirata dalla Tyrrell P34 di cui abbiamo già parlato.

Per chi si fosse perso il vecchio articolo sulla Tyrrell, la P34 era un’auto di Formula Uno che sperimento per prima la configurazione in questione proprio un anno prima dell’arrivo della discussa e discutibile Panther 6. Il fatto che la P34 sia rimasta la sola auto del genere a correre in pista avrebbe pur dovuto dare qualche segnale alla Panther, no?

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Elegante come uno smoking con le scarpe da ginnastica

Quello che uscì fuori dagli studi progettistici della Panther non fu esattamente un inno al buon gusto: come potete constatare voi stessi, la Panther 6 risultava goffa, sgraziata e inconcludente. Se la immaginate con sole quattro ruote, diventa un po’ anonima ma almeno si tratta di una elegante cabriolet.

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La bizzarra linea dell’auto in tutto il suo splendore (Vintage.com)

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Invece, con questa bizzarra configurazione, l’auto è senza dubbio una delle supercar più brutte della storia. Un vero peccato dato che sotto il cofano batteva un motore Cadillac capace di spingere la Panther 6 a ben 322 chilometri orari, secondo i test effettuati dalla casa.

Anche all’interno poi la 6 era decisamente accogliente con i suoi sedili in pelle Connolly, il suo cruscotto riccamente decorato e vari accessori tra cui un televisore, un telefono interno ed un sistema per estinguere le fiamme, non sia mai che il proprietario avesse deciso di dare fuoco all’auto, inorridito.

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Alla fine, solo due Panther 6 vennero costruite – per un totale di 12 ruote – entrambe sopravvissute al tempo e curiosamente colorate rispettivamente di bianco e di nero. Una si trova in Arabia Saudita, una è apparsa al Concorso di Eleganza di Villa d’Este del 2015, giusto per far tornare su il pranzo a giudici e spettatori. Voi la guidereste un’auto così? Siate sinceri!

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