Il Sud Africa è secondo i giornalisti uno dei paesi più pericolosi del continente dove i furti possono colpire praticamente chiunque. Questo antifurto però forse è un po’ troppo?
Correva l’anno 1998 quando in Sud Africa, una delle nazioni più sviluppate del continente africano ma allo stesso tempo preda per anni di una grande violenza nelle zone urbane, venne brevettato quello che è senza ombra di dubbio l’antifurto più brutale mai visto al mondo.
Per capire la nascita di questa follia però, dobbiamo contestualizzare. Parliamo infatti di un paese in cui negli anni 60 e 70 era legale girare armati in strada. Facile immaginare come le forze dell’ordine fatichino ad assicurare la protezione ai cittadini in un luogo dove le armi sono così diffuse. Pensate girare in automobile in una strada dove la vostra auto può esservi sottratta in qualsiasi momento da un rapinatore armato di pistola.
In particolare – secondo le autorità locali – negli anni 90 la violenza urbana era arrivata a tal punto che i ladri in molte occasioni aprivano l’auto, sparavano in faccia al guidatore e si portavano via la vettura senza tante cerimonie. La risposta di un inventore locale fu brutale quanto questi casi di cronaca.
Vi presentiamo un antifurto che sembra uscito da un film di Michael Bay: avete mai pensato di montare un lanciafiamme sulla vostra nuova BMW per proteggerla dai furti?
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Se mi derubi, ti arrostisco
Inventato dal piromane locale Charl Fourie, l’antifurto soprannominato Blaster era a tutti gli effetti un lanciafiamme assicurato ai lati dell’automobile prescelta. Questo pericoloso strumento doveva investire eventuali ladri con una muraglia di fuoco per “scoraggiare il furto”.
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“Non è assolutamente letale, nessuno rimarrà fermo tre minuti vicino all’auto ad aspettare che il fuoco lo uccida”, dichiarò Fourie per rispondere alle critiche sollevate dall’arma. A vedere il video dimostrativo in cui il Blaster incendia un manichino, dobbiamo dire che ci crediamo poco a queste affermazioni. Né l’inventore spiega come proteggersi da un eventuale malfunzionamento che poteva causare incendi indesiderati…
Il Blaster costava circa 655 Dollari all’epoca e si montava nel bagagliaio: previa la pressione di un pulsante, il gas liquido sarebbe uscito dal dispositivo prendendo fuoco ed arrivando in piena faccia al rapinatore, senza danneggiare tra l’altro la vettura come dimostrarono i test.
State pensano “ma come può una cosa simile essere legale” vero? Bene, uno dei primi clienti di Fourie fu il capo della polizia di Johannesburg David Walkley: “Potrebbe essere pericoloso. Ma anche non averlo in auto potrebbe essere pericoloso”, disse il poliziotto per motivare l’acquisto.
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Ma il Blaster non ebbe tutto questo successo: il prezzo scoraggiò molti acquirenti e ne vennero venduti un centinaio in tre anni, prima che lo strumento fosse ritirato dal mercato. I furti di auto sarebbero comunque calati negli anni a venire. L’obiezione di molti clienti era che se il rapinatore intendeva aprire il fuoco, lo avrebbe fatto ben prima di avvicinarsi troppo all’auto. Di seguito, vi lasciamo un video dei test dell’arma.