La monovolume più sportiva di sempre: follia pura per la familiare francese – VIDEO

Peugeot ha prodotto tante automobili da rally, da corsa e perfino un paio di supercar. Nessuna di queste auto però può reggere il confronto con l’ardita modifica effettuata su questo minivan.

Immaginatevi un’auto da corsa. Fatto? Bene, siamo sicuri che la primissima cosa che vi è venuta in mente non è un minivan. In caso contrario, ragionate proprio come la direzione sportiva della Peugeot in Belgio che nel 1995 ebbe un’idea senza precedenti nella storia dell’auto.

Peugeot 806 (Wikipedia)

Prima di rivelarvela però, presentiamovi l’auto di cui parleremo oggi ossia la Peugeot 806. Molto simile alla Fiat Ulysse – per questo le sue linee squadrate potrebbero risultarvi familiari – questo minivan era uno dei veicoli più spaziosi ma al contempo ingombranti sul mercato negli anni 90.

Con un peso abbondantemente superiore alla tonnellata già a vuoto, la Peugeot 806 risultava un’auto eccellente per i viaggi o i traslochi ma sicuramente non adatta ad una pista. Nemmeno la cosiddetta versione turbo poteva sfiorare i 200 chilometri orari e comprensibilmente, non è questo lo scopo per cui nasce un’auto simile.

Andatelo a dire ai belgi…

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Un fiasco su tutti i fronti

Questo distaccamento della casa francese voleva partecipare alla gara di resistenza conosciuta come 24 Ore di Spa-Francorchamps, una competizione per certi versi equiparabile alla 24 Ore di Le Mans ma voleva farlo attirando l’attenzione. Dopo il consumo di numerose, pesanti sostanze stupefacenti, qualcuno della direzione pensò: “Un attimo! E se iscrivessimo un minivan come procar?”

L’incredibile procar belga (Flickr)

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La Kronos Racing accettò di cimentarsi in questa impresa disperata, svuotando la Peugeot 806 scelta per la gara di qualsiasi componente inutile per la corsa, montando pure un roll-bar nel comparto posteriore nel caso la vettura avesse avuto un incidente.

La direzione della competizione accolse l’auto come ci si aspettava: costrinse i giudici di gara ad esaminarla attentamente. Un esame che la 806 passò, potendo quindi partecipare alle qualifiche. La vettura iniziò discretamente la sua avventura, terminando i giri preliminari in 12esima posizione.

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La favola però si interruppe bruscamente quando la gara vera e propria ebbe inizio: l’auto non era abbastanza competitiva e piano piano, i piloti perdevano posizione su posizione contro le altre vetture. Dopo dieci ore di sofferenze, i freni dell’auto cedettero costringendo piloti al ritiro: vi aspettavate un lieto fine? La consolazione è che nei giorni a seguire, tutti parlavano della folle idea della Peugeot. E non esiste cattiva pubblicità, questo lo sappiamo bene.

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