Negli anni ’90 tutto era possibile: la moto da pista che poteva circolare per strada

Il dominio Aprilia negli anni 90 nel motomondiale spinse la casa di Noale a creare una moto da strada che emulava le super sportive da pista.

Il dominio Aprilia negli anni 90 nel motomondiale spinse la casa di Noale a creare una RS250 da strada. Con questa sigla ovviamente facciamo riferimento a un mito del mondo delle motociclette e del motorsport in generale.

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Aprilia RS250 (it.wikipedia.org)

Erano i tempi in cui prima Biaggi, poi Capirossi e infine pure Rossi si avvicendarono sulla motocicletta della casa italiana per vincere i titoli della classe di mezzo, quella che allora era la 250, da diversi anni ormai sostituita dalla Moto2.

Proprio in seguito al primo titolo mondiale del centauro romano nel 1994, Aprilia decise per l’anno successivo di portare su strada la RS250, e fu subito amore per tutti gli appassionati. Del resto come non innamorarsi di un mezzo decisamente sportivo però utilizzabile in città e sull’autostrada.

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Aprilia RS250, caratteristiche

La Aprilia RS250 per le sue origini poi portate sotto forma di caratteristiche su strada fu definita come la più racing tra le moto della casa di Noale mai realizzate. Ciò si può ben capire già vedendo il telaio, che è in alluminio e magnesio, il forcellone posteriore è asimmetrico mentre il peso a secco è di soli 141 Kg.

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Aprilia RS250 (twitter)

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Passando al motore, poi, esso non è di Aprilia bensì di Suzuki ma dai tecnici italiani è stato preso e modificato. Le modifiche riuscirono a migliorare l’efficienza del propulsore grazie a soprattutto a una ECU rivista pesantemente.

L’estetica, ovviamente, è azzeccatissima. Siamo di fronte a una delle motociclette più belle mai realizzate, tanto che la sua livrea può cambiare in qualsiasi modo, non perderebbe mai di fascino. Aprilia RS conobbe pura una seconda serie nel 1998, ma certamente il successo avuto dalla 250 non si ebbe più.

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