Vecchie e nuove glorie del motociclismo danno spettacolo in strada (da non ripetere a casa)

La MotoGP negli ultimi anni ha aperto a show anche lontano dalla pista. L’ultimo si è tenuto in Germania, ed erano presenti vecchie glorie.

La MotoGP negli ultimi anni ha aperto sempre più la possibilità di fare show lontano dalla pista, suo habitat naturale. Per questo, nonostante la pandemia, si tengono degli eventi che possano far ammirare in strada pure le moto del motomondiale.

ktm mika kallio
Mika Kallio (instagram)

Stavolta lo show era la 12esima edizione dell’International Oldtimer Grand Prix, che si tiene in Germania a Schwanenstadt. Qui, le persone hanno potuto ammirare da vicino la KTM di Mika Kallio, tester della casa austriaca insieme allo spagnolo Dani Pedrosa.

Il finlandese ha potuto guidare la RC16 facilmente, visto che da anni è legato alla KTM. Infatti, ci ha corso in tutte le categorie del motomondiale, e ancora oggi gode di wild card per la MotoGP. Chissà se quest’anno lo rivedremo in pista.

Potrebbe interessarti >>> MotoGP, Valentino Rossi si ritira ma il suo fan club non lo molla: la sorpresa a Misano

Non solo Kallio: in strada anche Corser con Ducati

Il due volte campione del mondo di Superbike Troy Corser era presente insieme a Kallio all’evento tedesco. Ovviamente, l’australiano era alla guida della Ducati, e non una qualsiasi, ma la sua 916 con la quale vinse il primo titolo mondiale. Un vero gioiello per gli occhi.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Troy Corser (@troycorser11)

Potrebbe interessarti >>> BMW i Vision Circular: la prima auto costruita con materiali riciclati al 100% – Foto

Presenti allo show anche tanti altri campioni o eroi del motorsport, legati soprattutto alle moto. Tanti austriaci come Zwedorn, Preining e Ranseder. Certo però, l’ultima edizione del 2018 aveva visto Agostini e Wayne, quindi diciamo che il livello è sceso un po’.

L’evento, inoltre, è stata anche l’occasione per ricordare la memoria di Rupert Hollaus, pilota austriaco morto in pista a Monza nel 1954. Nonostante la morte, riuscì a conquistare da postumo il campionato del mondo di 125, una sorte che lo mette insieme a Rindt, anch’egli austriaco e campione postumo della F1 nel 1970.

Impostazioni privacy