Suzuki RG250 Gamma: la due tempi più “scadente” che è entrata nel mito

Tale modello avrebbe dovuto contrastare, nelle intenzioni del costruttore, la Honda NSR 250, ma non ha avuto una vita lunghissima

C’erano una volta i due tempi. Amati, desiderati, acquistati e guidati per tanto tempo. Hanno dettato legge per qualche anno. Il loro boom lo abbiamo tra gli anni ’70 e ’80. Una delle interpreti indimenticate di questa categoria è senz’altro la RG250 Gamma di Suzuki. Piccolo, ma versatile.

Suzuki RG250 Gamma (Katawiki)
Suzuki RG250 Gamma (Katawiki)

La Suzuki RG250 Gamma

La Suzuki RG250 Gamma era una motocicletta a due tempi da 250 cc a due cilindri parallela, raffreddata ad acqua, prodotta da Suzuki dal 1983 al 1987. Una delle caratteristiche principali della RG250 Gamma era il suo grande rapporto potenza-peso. Nel 1988 era tutto finito per il gemello parallelo RG. Nel mondo frenetico dei modelli aggiornati, la moto è stata lasciata indietro dalla Yamaha TZR250 che ha reso la potenza migliore e più accessibile. L’RGV250 aveva spostato di nuovo il gioco con un sofisticato motore bicilindrico a V, telaio a trave e ruote da 17 pollici.

Suzuki RG250 Gamma (Wikipedia)

Tale modello avrebbe dovuto contrastare, nelle intenzioni del costruttore, la Honda NSR 250, ma è stato mantenuta in listino per il solo anno 1999 quale evoluzione della RG 150 Gamma, da cui si distingue per lo scarico d’espansione e motore visivamente differenti. Esteticamente, la RGV, riprende la linea della 250 seconda serie, adottando però soluzioni più economiche, quali il tamburo posteriore e la sella biposto, oppure inusuali per l’epoca, come i cerchi a raggi.

La semplicità della RG, però, non è mancata e ancora oggi gode di un seguito di culto con moto modificate (di solito con un motore 350 YPVS) che sono popolari.

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Il motore

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Suzuki RG250 Gamma (YouTube)

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Il fatto che producesse a malapena 30 CV non importava. Una semicarena montata sul telaio sorprendentemente efficace, camere di espansione in stile GP, un forcellone a sezione scatolata e indicatori carenati anteriori e posteriori significavano che surclassava il più grande e veloce Yamaha RD350YPVS in termini di stile, se non nelle prestazioni effettive.

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Con un buon motore, moderni cerchi da 17 pollici per indossare gli pneumatici più recenti. Brembo continua ad essere il marchio di scelta per i freni. Lo stile è una miscela di bellezza Mk1 e Mk2, mentre Mk 3 fornisce l’eleganza. La velocità massima indicata era tra i 190 e i 205 chilometri orari.

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