Benito Mussolini: la passione segreta che, per l’epoca, era trasgressiva

Benito Mussolini conosciuto anche come il Duce oltre alla politica aveva un’altra passione, la più particolare e nascosta nel periodo della guerra.

Benito Mussolini in sfilata (Getty Images)
Benito Mussolini in sfilata (Getty Images)

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Benito Amilcare Andrea Mussolini nato a Predappio in provincia di Forlì-Cesena il 29 Luglio 1883 e morto a Giulino in provincia di Como il 28 Aprile 1945.

Fondatore del Partito Fascista e presidente del consiglio del Regno d’Italia, nel 1925 assume i poteri di Dittatore e dopo il 1936 venne nominato Duce e Fondatore dell’impero, diventando Primo maresciallo del Regno d’Italia e nel 1943 divenne capo della Repubblica Sociale Italiana.

E’ il dittatore che ha diretto l’Italia nella seconda guerra mondiale, stringendo il Patto d’acciaio, e creando l’Asse Roma-Berlino, con la Germania comandata e diretta anch’essa in guerra da Adolf Hitler.

Nel 1945 Mussolini ormai diventato un semplice comandante ai piedi della Germania, abbandonò Milano dopo la vana richiesta di resa facendosi catturare da un gruppo di Partigiani che lo giustiziarono insieme alla sua amante Claretta Petacci.

La passione del Duce

Alfa Romeo 6c 1750S (Getty Images)
Alfa Romeo 6c 1750S (Getty Images)

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Benito Mussolini, oltre ad essere un uomo politico, è anche un uomo con delle passioni, tra le tante la più evidente è la passione per le auto. Sfilando sulla sua Alfa Romeo 6c 1750S, il Duce andava fiero di quell’auto.

L’Alfa Romeo 6c è l’auto sportiva della casa italiana nel periodo che va dal 1925 al 1953. La sigla 6c sta per 6 cilindri, il motore infatti era un 6 cilindri in linea con cilindrate che andavano da 1,5 litri a 2,5 litri. Prodotta in 15 modelli di motorizzazioni diverse, è stata protagonista e ispirazione sia per Mussolini che per Gabriele D’Annunzio.

L’auto di D’Annunzio è il modello con un motore da 2,3 litri che forniva 68 cavalli, mentre l’auto di Mussolini è una 1750S con motore da 1,75 litri sovralimentato da un compressore volumetrico a lobi rotanti che immetteva l’aria aspirata a pressione nei condotti di aspirazione del motore, che sviluppava 85 cavalli di pura potenza.

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