Auto di lusso e spese “pazze” coi soldi della beneficenza: il caso Malika fa discutere

Malika Chalhy, la ragazza toscana cacciata di casa perché omosessuale, è finita al centro di un nuovo caso. 

 

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“Se torni ti ammazziamo, meglio 50 anni di carcere che una figlia lesbica”. Questa è una delle frasi pronunciate dai genitori di Malika Chalhy, come raccontato da lei stessa alla Procura di Firenze, prima che la ragazza venisse cacciata di casa perché lesbica. Un paio di mesi fa questa storia aveva fatto il giro del mondo, con tanto di inchiesta aperta, tanta solidarietà sui social e, soprattutto, diverse donazioni benefiche fatte alla ragazza toscana. Ora però Malika, che vive a Milano insieme alla fidanzata, è finita al centro di un nuovo casa.

In una intervista rilasciata a Salveggia Lucarelli su TPI, infatti, la ragazza, incalzata dalla giornalista, ha ammesso di aver di aver acquistato una Mercedes e un cane da 2.500 euro“Ho 22 anni e volevo togliermi uno sfizio, mi sono comprata una bella macchina, potevo comprarmi un’utilitaria e non l’ho fatto”. L’auto comprata da Malika sarebbe una Mercedes Classe A pagata, come ammissione della stessa toscana, 17.000 euro. Il cane, invece, sarebbe un French Bulldog che sarebbe stato pagato con due ricchi bonifici. Per la ragazza è subito scattata la gogna social, considerando che le donazioni per lei hanno raggiunto quota 140.ooo euro.

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Compra una Mercedes Classe A, Malika si difende

 

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Sempre sui social, però, Malika si è difesa: “Le donazioni sono vostre e voglio che sappiate dove finiscono e quanto hanno significato per la persona a cui le avete dedicate. Non ho comprato un auto di lusso a vostre spese, sono arrivata a Milano per ricostruire la mia vita al sicuro e lontano da chi mi ha messo paura. Non avendo l’auto di cui necessitava per tutti gli impegni sociali e ormai lavorativi che hanno riempito le mie giornate ho preso un auto nuova dando in permuta la mia (che ormai camminava a fatica) e prendendone una di seconda mano. Sì, l’auto è una Mercedes, un auto che mi permette di non restare a piedi e che mi accompagni in questi viaggi lunghi”. 

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