Antonino Cannavacciuolo e l’auto che non ti aspetti | Le immagini

Non crederete mai a quale macchina lo chef Antonino Cannavacciuolo ha sfoggiato sul proprio profilo Instagram: la Lancia Delta! Un pezzo di storia dell’automobilismo italiano.

Di lui si conosce la maestria tra i fornelli. Ma anche il “caratteraccio”. E poi, la sua passione per il Napoli. Non sapevamo, però, della sua passione per le auto. Per una, in particolare. Antonino Cannavacciuolo, noto chef e volto televisivo, ce la svela attraverso il suo profilo Instagram.

L’auto che non ti aspetti

Cannavacciuolo Lancia Delta
Antonino Cannavacciuolo e la Lancia Delta (Facebook)

Eppure, il noto chef napoletano è assai orgoglioso della sua Lancia Delta. La mostra sorridente e la foto fa il pieno di like su Instagram. D’altra parte, anche la cucina di Cannavacciuolo, seppur innovativa, non dimentica mai i sapori della tradizione. Ed evidentemente questo vale anche per le auto. La Lancia Delta, infatti, è un modello storico dell’automobilismo italiano.

Si tratta del modello “medio” del noto brand italiano. Oggi controllata da Stellantis, la casa autimobilistica è stata fondata nel 1906 a Torino da Vincenzo Lancia. Una storia antica e gloriosa. Ma fatta anche di cadute, da cui, comunque, ci si è sempre rialzati. Dalla Prisma alla Dedra, passando per la Lybra e la Ypsilon. Modelli conosciuti anche da chi non è appassionato di motori. E, ovviamente la Delta, tanto amata da Cannavacciuolo.

La Delta è stata prodotta da Lancia per vent’anni dal 1979 al 1999. E poi dal 2008 al 2014. Una vettura particolarmente apprezzata dagli automobilisti: parliamo infatti del secondo modello più acquistato tra quelli del brand Lancia.

La “Delta” era offerta in quattro differenti motorizzazioni a benzina: 1.6 single point, 1.8 multipoint, 2.0 16 v e 2.0 16 v con turbocompressore. Il motore di cilindrata più bassa era caratterizzato dal sistema monomotronic che gestiva l’accensione e l’iniezione. La versione 1.8 ha un propulsore bialbero di 1750 cc e montava gli alberi controrotanti di equilibratura, tipici delle Lancia più potenti e prestigiose.

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Così ha conquistato Antonino Cannavacciuolo

Potenza e agilità erano garantite dal motore 2.0 16v di 1995 cc, che aveva una potenza di 142 cv e consentiva una velocità di 206 chilometri orari. Numeri importanti, soprattutto se contestualizzati all’epoca. I sedili anteriori avvolgenti e dotati di un nuovo appoggiatesta adattabile al collo e alla nuca. Con il sedile del guidatore regolabile in altezza e nell’appoggio lombare. E, d’altra parte, il suo design, nel lontano 1979, fu pensato e realizzato da Giorgetto Giugiaro. Un nome e una garanzia che non necessitano di presentazioni. Nel 1993 uno dei restyling più importanti rispetto alla serie originale per la cinque porte, lunga quattro metri e con interni raffinati.

Facile ritenere che queste caratteristiche abbiano conquistato lo chef Cannavacciuolo. Oltre al fascino che ormai le promana dall’essere a tutti gli effetti una auto d’epoca. E così, lo chef Antonino, tra una creazione e l’altra, la sfoggia sul proprio profilo Instagram.

Certamente una bella soddisfazione per un modello forse sottovalutato, ma molto amato dagli italiani. Tra questi uno dei personaggi televisivi più noti e amati. Cannavacciuolo, infatti. 46 anni, nato a Vico Equense, sposato con Cinzia Primatesta, è uno degli chef più apprezzati d’Italia. Tra Stelle Michelin e Forchette del Gambero Rosso, i suoi ristoranti raggiungono picchi altissimi.

Fa il suo esordio in televisione con “Cucine da incubo”. Da quel momento è un crescendo di popolarità, non solo per gli amanti dei cooking show. Dalla stagione 2015-2016 entra anche come giudice nella cucina più famosa: quella di MasterChef Italia.

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