Roma: mamma lascia in macchina il figlio. Abbandono o dimenticanza?

Nella zona di Ponte Mammolo, un passante trova un bimbo chiuso in una macchina, la mamma denunciata per abbandono di minore.

mamma abbandona figlio
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Ennesimo episodio di abbandono di minore quello che si è verificato a Roma nella notte di Giovedì 8 Aprile, quando un passante nota un bimbo chiuso in una macchina. Una donna di 40 anni ha lasciato il figlio nell’auto e come se nulla fosse si è recata tranquillamente a casa.

Un vero shock per il testimone, vedere il bimbo solo sul seggiolino che dormiva, nell’immediatezza l’uomo ha avvisato le forze dell’ordine che sono intervenute tempestivamente, richiedendo l’ausilio dei Vigili del Fuoco, per poter tirare fuori il piccolo. Con accuratezza, i pompieri hanno cercato di trovare una soluzione idonea per non spaventare il bimbo, che si era vegliato. E mentre si procedeva ad aprire le portiere dell’auto, il passante e i carabinieri cercavano di intrattenere con dei giochi il bambino.

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Abbandono o dimenticanza

dimentica neonato
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I Carabinieri della Stazione Santa Mara del Soccorso, appena preso il bimbo in braccio, si sono accertati che stesse bene, immaginiamo cosa avrà provato, chiuso in quel piccolo spazio circondato da volti che non conosceva. Sono stati momenti di tensione e di spavento, conclusi fortunatamente nel migliore dei modi.

Gli agenti si sono attivati subito per rintracciare la proprietaria dell’auto, arrivando cosi all’appartamento della donna, non molto distante dal luogo del ritrovamento della vettura. La donna italiana era in stato confusionale, inevitabile il trasferimento con il 118 al Policlinico Umberto I, dove si sono fatti i dovuti accertamenti. Il bimbo, in buona salute, è affidato per ora alla nonna materna.

Per la donna potrebbe scattare la denuncia per abbandono di minori, ed è stato aperto un fascicolo dall’Autorità Giudiziaria, che avrà il compito di valutare l’atto incosciente della donna. L’Art. 591 del Codice Penale parla chiaro, “Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, della quale abbia la custodia o cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Le fattispecie sono aggravate se l’abbandono è stato commesso da un genitore, figlio, tutore.”

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Il fenomeno dell’abbandono si sta diffondendo sempre di più, con una frequenza preoccupante sentiamo casi di minori dimenticati o neonati abbandonati in luoghi pubblici. Spesso questi abbandoni si verificano in seguito ad un disagio socio-economico, seguito dalla paura di non avere altre alternative. Ma la dimenticanza? La domanda di come un genitore può dimenticare un figlio in macchina, di fronte a questi episodi ce la siamo posta tutti. La risposta è spesso racchiusa in un “meccanismo neurologico”, dove lo stress o traumi causano “l’amnesia dissociativa”.

Un blackout che può durare anni

L’amnesia dissociativa è  l’incapacità di ricordare informazioni personali importanti, si manifestano vuoti di memoria, che possono persistere in lassi di tempo che vanno, da pochi minuti o addirittura anni. Questa patologia si verifica nel compiere sequenze di azioni, in modo automatico e distratto. Accade soprattutto quando siamo molto stanchi, e il nostro cervello si mette in stand-by, inneschiamo inconsciamente il pilota automatico senza prestare attenzione alle azioni.

Probabilmente questo, è ciò che potrebbe essere successo alla donna quarantenne, che, nel suo stato confusionale, non si è resa conto di non aver portato il figlio a casa. Gli inquirenti saranno in grado di ricostruire gli eventi ed analizzare lo stato psicologico della donna.

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