Canale di Suez, problemi in arrivo per le auto: occhio a pezzi e benzina

Il blocco del canale di Suez potrebbe avere ripercussioni anche sul mondo delle auto, dai ricambi ai prezzi sui carburanti.

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Prezzi Carburanti (Getty Images)

La notizia della nave incagliata nel Canale di Suez, sta facendo il giro del mondo. Tutti i settori di import e export sono interessati, e anche il mondo delle automobili non fa eccezioni. Questo sia per guanto riguarda i modelli, e i ricambi di alcune aziende, sia per i prezzi dei carburanti, benzina su tutti.

Sin dall’inizio del blocco del canale, che serve a non dover aggirare l’Africa per arrivare in Europa, si sono visti i prezzi del petrolio salire di diversi dollari. Non tantissimi, anche perché al momento l’oro nero non manca nelle scorte delle nazioni del mondo, ma presto potrebbe.

I carburanti, se ciò dovesse accadere, salirebbero di molto di prezzo, soprattutto la benzina. Tutto passa, ovviamente, da quanto tempo ci si metterà a liberare il canale dalla nave incagliata, con il ritorno da parte di molte navi cargo a passare per il Capo di Buona Speranza, circumnavigando l’Africa, come si faceva prima del 1800, secolo in cui è stato costruito e inaugurato il Canale di Suez.

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Blocco di Suez, alcune aziende in difficoltà

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Auto che salgono su un cargo (Getty Images)

Non solo i carburanti e le benzina danno problemi nel mondo delle automobili, ma anche il settore della componentistica. Già prima del blocco del Canale di Suez, c’è stata la scarsità relativa ai chip elettronici, ovvero i semiconduttori delle macchine, cosa questa che ha fatto dichiarare a Honda e Nissan di vendere meno vetture in questo anno.

Adesso, ci sono invece ritardi nelle consegne di pezzi di ricambi, per i modelli di alcune aziende orientali in Europa. Infatti, delle navi con componenti di Toyota e Mazda si stanno avviando verso il canale, mentre Hyundai, Suzuki e Kia cercano di capire la tempestività dei propri rifornimenti.

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Molte aziende nel mondo, tuttavia, hanno dichiarato la possibilità di fare dei ponti aerei per superare l’ostacolo Suez. Così facendo, si andrebbe a recuperare un po’ del valore delle merci bloccate, che ammonta a 9,6 miliardi di dollari al giorno.

La nave incagliata nel Canale di Suez, quindi, sta provocando danni a tutti i settori del mondo, auto incluse. Al momento, non sembrano esserci tanti problemi relativi a componentistica e prezzi dei carburanti, però se il blocco dovesse continuare per molto tempo, ecco che potrebbe esserci scarsità di qualsiasi prodotto.

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