Il piano di Stellantis per salvare il marchio storico in affanno: rivoluzione in arrivo

Nell’industria delle quattro ruote stanno fioccando i fallimenti. Il Gruppo Stellantis proverà a salvaguardare un marchio in difficoltà.

Stellantis ha tantissimi brand sotto il suo potere, ma questa politica sta creando più problemi che possibilità. Tornando indietro alla gestione Marchionne, autore di un salvataggio in extremis della baracca, l’idea di controllare storici marchi sembrava essere la panacea di tutti i mali. Oggi più brand guidi e più problemi hai.

Il piano di Stellantis per salvare il marchio storico
L’annuncio di Stellantis sulla Chrysler (Ansa) Quattromania.it

Tra i marchi più noti negli Stati Uniti c’è Chrysler. In un’intervista concessa a Automotive News, il capo del design di Stellantis Ralph Gilles ha annunciato che il brand è “pronto per un nuovo capitolo“. Il marchio mira a rinnovare la sua immagine attuale per accrescere il suo appeal, puntando al “nuovo cliente da conquista“. Il problema che si sta avendo negli Stati Uniti è legato, principalmente, alla vision arcaica di determinati brand. Un tempo erano il punto di riferimento ed erano il sogno delle nuove generazioni. Chrysler non è più popolare né progressista.

L’annuncio di Stellantis sulla Chrysler

Lo Chief Designer Ralph Giles ha annunciato: “Penso che sia il momento per noi di cambiare direzione. Ci proveremo. Sperimenteremo con il marchio. C’è una parte del nostro portafoglio nei nostri showroom che i nostri concessionari hanno identificato come non servita e che forse possiamo servire con Chrysler, quindi stiamo cercando di sperimentare“.

Il piano di Stellantis per salvare Chrysler
L’annuncio di Stellantis sulle proposte Chrysler (media press) Quattromania.it

Il brand americano sarebbe dovuto essere full electric entro il 2028, ma si è deciso per un passo indietro. La nuova gamma sarà elaborata sulle piattaforme STLA Medium e STLA Large, entrambe mirano a motori termici, ibridi ed elettrici. La STLA Medium è già usata nei prodotti europei, come la Peugeot 3008/5008, Opel Grandland, Citroën C5 Aircross e la Jeep Compass del 2026. La STLA Large è alla base di Dodge Charger, Jeep Wagoneer S, così come i prossimi Recon e Cherokee.

Si sfrutterà un’architettura STLA Small, 4,3 a 4,9 metri di lunghezza, con interassi che vanno da 2,7 a 2,9 metri. La STLA Large, invece, supporta veicoli che vanno da 4,76 a 5,1 metri di lunghezza e da 1,89 a 2,03 metri di larghezza. Non manca un nuovo studio di design che partorirà nuovi modelli. Un SUV ispirato all’Halcyon è già in programma entro la fine dell’anno prossimo. Antonio Filosa, nominato alla guida del colosso italo-francese al posto di Tavares, sembra determinato a riaccendere i motori termici anche in Nord America.

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