Stellantis, crisi Maserati: John Elkann prepara la mossa a sorpresa

Da Modena a Mirafiori e Cassino c’è una crisi profonda in Casa Maserati. I conti del trimestre di Stellantis lanciano un allarme.

Il 2024 era stato un anno nero, ma il 2025 di Stellantis a livello produttivo in Italia è iniziato malissimo: nel primo trimestre 2025 la produzione complessiva nel Paese è crollata di un altro 35,5%. Ma per quanto riguarda le sole auto, il dato è ancora più grave: -42,5% con soltanto 60.533 vetture realizzate in tre mesi in tutti gli stabilimenti italiani. Sono i numeri peggiori dal 1956, quasi settant’anni fa.

Quale sarà il futuro del marchio Maserati?
John Elkann prepara l’addio a sorpresa di Maserati (Ansa) Quattromania.it

Fallita la linea Tavares, il quale dichiarava: “C’erano molte persone che bussavano alla mia porta per farmi vendere l’Alfa Romeo. E ce ne erano tante altre che mi dicevano che avrei dovuto uccidere Lancia. Ho sempre detto no.” A pagare il conto, invece, è la Maserati e i suoi lavoratori. Si allunga l’ombra della cessione ad un major cinese. Per il Tridente il 2024 si traduce con sole 11.300 vetture consegnate, a fronte delle precedenti 26.600, mentre i ricavi si sono più che dimezzati, fermandosi a 1,04 miliardi di euro.

Il colosso nato dalla fusione tra PSA e FCA ha svelato i conti del primo trimestre 2025 e la situazione non è rosea. I lavoratori Maserati sono diventati migranti tra Mirafiori, Cassino e persino in Serbia quando non sono in cassa integrazione. A Modena, la sede principale, è in produzione praticamente solo la MC20 (solo 30 vetture da gennaio) accanto a un laboratorio di “tayloring”, ossia personalizzazione delle vetture.

Quale sarà il futuro del marchio Maserati?

Icona dell’industria automobilistica italiana, sinonimo di prestigio, eleganza e prestazioni di alto livello, il brand sta vivendo una pagina buia. La domanda si è fatta pressante, in un mondo dell’automotive in crisi, avere un portafogli che spazia da Fiat ad Abarth, passando per Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall/Opel, Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge e DS Automobiles potrebbe essere un freno alle attività economiche, anziché un plus.

Stellantis in crisi
Tracollo Stellantis, la reazione di John Elkann (Ansa) Renaulnews.it

Il presidente Elkann ha affidato allo studio McKinsey & Co un’analisi della situazione del brand e la possibilità di trovare un partner, una joint venture con un altro produttore. Non ci sono conferme ufficiali, che ovviamente possono arrivare solo da Stellantis, qualche marchio cinese come Chery potrebbe avanzare una proposta. Il futuro è ancora molto incerto, ed i lavoratori non dormono sereni, sperando nell’intervento di Ferrari. Ne sapremo di più tra qualche settimana.

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