Il gruppo Stellantis vive un momento drammatico, ma non ha intenzione di mollare l’osso. Ecco il motore su cui si baserà il rilancio.
La situazione economica è drammatica per il gruppo Stellantis, da oltre un anno in crisi nera a seguito di un tracollo delle vendite e degli utili. La holding multinazionale olandese ha visto i propri affari calare in ogni mercato, a seguito di scelte strategiche che si sono rivelate fallimentari. La troppa fiducia nell’elettrico e la politica di taglio sui costi mediante l’utilizzo delle stesse piattaforme per più marchi, idee avallate dall’ex CEO Carlos Tavares, hanno portato ad un calo di interesse dei clienti, e la situazione si è fatta complessa. 
Sino a questo momento, il 2025 non è certo stato portatore di un miglioramento, almeno rispetto ai dati che emergono in confronto al 2024. Lo scorso anno, negli USA, Stellantis aveva visto le proprie vendite calare del 7% ad 1,3 milioni di unità, ed è qui che verrà testata la capacità del gruppo di rispondere alla crisi. L’obiettivo è quello di puntare su un nuovo motore endotermico, nella speranza di attirare il maggior numero di clienti possibile. Ma andiamo nei dettagli.
Stellantis, il suo nuovo motore a 6 cilindri è la base della riscossa
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, Stellantis vorrebbe raddoppiare la produzione del motore a 6 cilindri GME T6, dopo aver comunicato che l’obiettivo iniziale era quello di produrre 250.000 unità ogni anno. Dunque, ora si punterà a realizzarne ben 500.000 ogni anno, cosa che porterebbe all’equipaggiamento con il motore V6 di quasi la metà dei veicoli venduti dalla controllata di John Elkann negli USA. Il motore in questione è famoso anche con l’appellativo Hurricane, e spinge modelli come Jeep e RAM oltreoceano. Può mettere a disposizione potenze che vanno dai 400 ai 540 cavalli, a seconda della variante che viene scelta.
Secondo quanto riportato dal sito web “Italpassion.fr“, è ora in corso uno studio per valutare la disponibilità di personale aggiuntivo per la produzione di questo motore, così come materiali ed energie. Andrebbero ora adattate le linee di assemblaggio già esistenti, e sarà fondamentale aumentare la capacità produttiva degli impianti, così come l’ottimizzazione delle catene di fornitura. Stellantis vuole spingere su un interessante motore V6 termico, così da opporsi all’elettrico, che negli USA, come ben noto, non è ancora decollato. La strada potrebbe essere quella giusta, in modo da far scattare finalmente un rilancio atteso da tanto tempo.