Stop motori termici, l’Unione Europea chiarisce la sua posizione: cosa succederà

Nel Vecchio Continente i principali marchi di auto avranno problemi a gestire la situazione che si verificherà tra 10 anni.

Il divieto di vendita di nuove auto a benzina entro il 2035 sta facendo tremare i principali costruttori al mondo. La scelta comunitaria è stata voluta, fortemente, dai burocrati di Bruxelles in nome delle ideologie green. Decisioni che stanno mandando in bancarotta azienda, facendo perdere posti di lavoro, mentre la Cina, inquinando senza ritegno, sta diventando una super potenza mondiale. Il settore dell’automotive elettrico è nelle mani dei Paesi asiatici che sfruttano le terre rare e metodologie di lavoro molto diverse rispetto all’Europa.

Auto termiche, la posizione dell’Ue
Spot motori termici in UE – Quattromania.it

Tecnicamente, non si tratta di un divieto assoluto per i motori a combustione interna, poiché la normativa impone zero emissioni di CO₂ piuttosto che proibire del tutto i motori termici. In teoria, vi sarebbe la possibilità di utilizzare carburanti a zero emissioni di carbonio. Tuttavia, la strada green è ancora molto in salita, specialmente per alcuni Paesi come l’Italia che non ha le risorse per una transizione eco totale. Difatti, sono sorte in modo non democratiche delle infrastrutture di ricarica sul territorio. Un numero limitato che non potrebbe soddisfare l’intero fabbisogno.

Di conseguenza, questo target ambientale ambizioso, eliminerà gradualmente le vendite di nuove auto con motori termici nei 27 stati membri dell’UE. Questa settimana, la Commissione europea (CE), il braccio esecutivo dell’UE, ha ribadito il suo impegno per l’obiettivo annunciato per la prima volta anni fa. In sostanza non verranno più vendute auto che emettano emissioni di CO₂ dal 2035. Prima che ciò accada, le emissioni dovranno scendere del 55% entro la fine di questo decennio. Tuttavia, le cose potrebbero evolvere. “La Commissione accelererà anche i lavori sulla preparazione della prevista revisione del regolamento sulle norme di CO2 per auto e furgoni“. Del resto, le Case produttrici non sembrano pronte al cambiamento epocale.

Auto termiche, la posizione dell’Ue

La Comunità intende garantire alle Case automobilistiche più tempo per soddisfare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO₂. I brand non dovranno più affrontare multe per aver superato le emissioni in un dato anno se la loro media triennale rimane al di sotto della soglia. Altro risultato difficile da raggiungere.

Stop motori termici: l'Unione Europea reagisce
Motori Auto, novità in Europa – Quattromania.it

L’UE si impegnerà a lanciare più incentivi e programmi di leasing sociale per EV nuovi e usati. Le Case automobilistiche stanno cercando di attirare più clienti, lanciando auto alla spina più alla portata della fascia media, come la Citroën e-C3, la Volkswagen ID.1 e la Renault Twingo. Anche Dacia sta proponendo a fronteggiare la concorrenza europea e asiatica con una EV economica.

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