Stop al referendum sulla ZTL di Roma: 600 mila auto a rischio blocco!

La Fascia Verde Roma è un tema centrale per chi vive o lavora nella capitale. Questa ZTL rappresenta una misura fondamentale per combattere l’inquinamento atmosferico, riducendo l’accesso ai veicoli più inquinanti in una vasta area cittadina.

Stop al referendum sulla ZTL di Roma: 600 mila auto a rischio blocco!
ZTL (ANSA) – Quattromania.it

Negli ultimi giorni, si è parlato molto della possibile proroga per i veicoli diesel Euro 4, una notizia che tocca migliaia di automobilisti romani.

Proroga per i diesel Euro 4: cosa sappiamo?

La notizia principale riguarda proprio la proroga dei divieti per i veicoli diesel Euro 4. Originariamente, a partire da novembre 2024, questi veicoli non avrebbero più potuto circolare all’interno della Fascia Verde, ma le pressioni politiche e la necessità di adeguare i piani ambientali hanno portato a un possibile rinvio.

L’assessora all’Ambiente della Regione Lazio, Elena Palazzo, ha annunciato che entro metà ottobre verrà presentata una delibera che prorogherà l’accesso ai veicoli diesel Euro 4 fino al 2025. Questo rappresenta un respiro di sollievo per molti cittadini, che si trovano ancora in difficoltà economiche per adeguarsi alle nuove normative acquistando veicoli meno inquinanti.

La proroga era nell’aria già da tempo, ma solo ora sembra essere quasi ufficiale. Palazzo ha dichiarato che la regione è in stretto contatto con il Comune di Roma per finalizzare tutti i dettagli. Nel frattempo, il Piano della qualità dell’aria regionale sarà rivisto per stabilire norme più adeguate alla realtà attuale.

Il nuovo Piano della qualità dell’aria

La Fascia Verde di Roma e le relative restrizioni sono state definite in base a un piano ambientale redatto nel 2019, durante la precedente amministrazione regionale. Questo piano prevedeva misure più stringenti per migliorare la qualità dell’aria nella capitale.

Tuttavia, secondo le dichiarazioni dell’assessora Palazzo, i dati degli ultimi anni hanno mostrato un miglioramento significativo della qualità dell’aria, aprendo la strada a una revisione delle norme previste.

Questo nuovo piano, ancora in fase di elaborazione, dovrebbe consentire a Roma di adottare regole meno restrittive, mantenendo comunque l’obiettivo di ridurre l’inquinamento ma tenendo in considerazione le esigenze della popolazione.

È infatti evidente che, per molte persone, non è facile permettersi un veicolo “green”, e ciò potrebbe generare iniquità sociale.

Roma e la richiesta di revisione

Anche il Comune di Roma, rappresentato dall’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, è d’accordo con la necessità di rivedere le restrizioni attuali.

Secondo Alfonsi, il rispetto dell’ambiente deve procedere di pari passo con la protezione delle fasce più deboli della popolazione, coloro che non hanno le risorse per acquistare auto elettriche o ibride.

Il Campidoglio ha quindi chiesto alla Regione Lazio di rivedere il Piano della qualità dell’aria per raggiungere un equilibrio tra esigenze ambientali e sociali.

L’accensione dei varchi: un altro rinvio?

Un altro nodo importante riguarda l’accensione dei varchi elettronici, installati per monitorare gli ingressi nella Fascia Verde. Questi varchi, che rappresentano un investimento di oltre 12 milioni di euro, dovrebbero entrare in funzione a novembre 2024.

Tuttavia, anche in questo caso si parla di un rinvio al 2025, in linea con la proroga per i diesel Euro 4. Ad oggi, senza i varchi elettronici attivi, i divieti restano su carta, rendendo più difficile il controllo dei veicoli inquinanti che circolano nella ZTL.

Sono già attivi i divieti per i veicoli a benzina o diesel di vecchia generazione (pre Euro 1, Euro 1, Euro 2 e Euro 3), ma senza un sistema di controllo efficiente, la loro efficacia risulta limitata.

La bocciatura del referendum sulla ZTL Fascia Verde

La commissione capitolina incaricata di pronunciarsi sull’ammissibilità del referendum consultivo per la ZTL Fascia Verde ha recentemente deciso che il quesito non è ammissibile.

La valutazione si è basata sul fatto che le questioni legate all’inquinamento e alla salute non riguardano esclusivamente il Comune di Roma, ma competono anche ad altri enti sovraordinati, come la Regione Lazio e, in parte, l’Unione Europea. Di conseguenza, i cittadini romani non potranno votare su questo argomento.

Il comitato promotore, guidato da Andrea Bernaudo, presidente dei Liberisti Italiani, ha espresso il suo disappunto per la decisione.

Bernaudo ha dichiarato che la commissione ha adottato una posizione “dogmatica”, escludendo i cittadini dal processo decisionale, e ha sottolineato come Roma Capitale abbia in passato già modificato autonomamente la delibera sulla ZTL senza l’intervento di enti superiori.

Tuttavia, la battaglia non è finita: il comitato sta valutando un ricorso al TAR per ribaltare la decisione.

Conclusioni: cosa succede ora?

La questione della Fascia Verde Roma continua a essere oggetto di discussioni accese tra le istituzioni e i cittadini. Da un lato, la lotta all’inquinamento è una priorità per migliorare la qualità della vita in città; dall’altro, è fondamentale trovare soluzioni che non gravino eccessivamente sulle fasce meno abbienti della popolazione.

La proroga per i diesel Euro 4 sembra ormai una realtà vicina, e il rinvio dell’attivazione dei varchi elettronici potrebbe dare più tempo a tutti per adeguarsi alle nuove norme.

Tuttavia, la recente bocciatura del referendum consultivo esclude i cittadini romani dalla possibilità di esprimere il proprio parere in merito.

Nel frattempo, si attende l’approvazione ufficiale del nuovo Piano della qualità dell’aria, che sarà decisivo per il futuro della ZTL Fascia Verde a Roma.

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