Fiat 500, il modello finisce “con l’acqua alla gola”. In tutti i sensi

Negli anni la FIAT 500 è stata modifica più volte, ma questa versione “acquatica” ha davvero dell’incredibile. Ecco perché.

Giusto quest’estate l’imprenditore e patron di Billionaire e Twiga Flavio Briatore tacciava le FIAT in circolazione di essere “vecchie carrette”. Non è certo il primo e non sarà sicuramente l’ultimo, questo perché le produzioni della Casa torinese sono state sempre un po’ prese di mira.

fiat 500 acqua gola
Fiat 500 con l’acqua alla gola! (FIAT) – Quattromania

Eppure anche loro hanno saputo stupire. Al di là dell’inossidabile Panda che resta il modello più apprezzato in Italia anche per via del suo prezzo accessibile, un altro modello nel corso degli anni ha rappresentato una sorta di baluardo: la 500. Decisamente più chic e meno a buon mercato della cugina, ha fatto la propria apparizione anche in pellicole cinematografiche ed è stata pure utilizzata da Papa Francesco in occasione di alcune sue visite lungo lo Stivale e non solo.

Nel caso di cui vi parleremo, però, si è andati oltre l’immaginabile e la semplice piccola automobile piemontese è stata trasformata in altro.

La FIAT 500 diventa marina, ecco come

Non è la prima volta che questo modello viene adattato alle esigenze nautiche. Citiamo a titolo di esempio la Riva, la Spiaggina ’58  o i recenti restomod elettrici, ma mai ci si era spinti tanto oltre, ovvero a rendere la quattro ruote italiana un motoscafo.

500 motoscafo, caratteristiche
La 500 diventa un motoscafo (Car-Off Shore) Quattromania.it

Ad avere l’intuizione è stato Antonio Galasso, un 24enne campano dalla fervida immaginazione, che si è buttato nel mondo dell’imprenditoria creando la start-up Car Off-Shore e in tale contesto ha realizzato “la 500 del mare”.

Fornita di carena a trimarano, è acquistabile scegliendo tra diverse colorazioni che portano il nome di località del Bel Paese, come Roma, Toscana, Venezia e Capri. L’obiettivo, come ha tenuto a precisare il patron, era quello di creare un prodotto che fosse al 100% figlio dell’artigianato nostrano e di farlo diventare ambito da tutti gli appassionati del settore a livello internazionale.

Interessante la scelta di mutuare dalla macchina alcuni elementi base, come i gruppi ottici, gli specchietti retrovisori o il parabrezza, e pure gli interni non mancano di proporre dei richiami sebbene il materiale adoperato sia differente e adatto per la navigazione.

A fornire supporto a questa impresa sono stati la Licensing di Torino e il Centro Stile FIAT, il tutto con il benestare di Stellantis, ovviamente interessata a suscitare interesse anche a suon di iniziative fuori dal comune.

La domanda che a questo punto  in molti si staranno ponendo è a chi si indirizza questo mezzo visto che non può andare su strada. In realtà a dispetto di quanto si possa credere ha un target di riferimento abbastanza ampio. Ciò è dovuto al fatto che per guidarlo non è richiesta la patente nautica, purché si resi a sei miglia dalla costa. Lunga 4,7 metri, questa imbarcazione offre un tendalino o un capote, utile per ripararsi dal sole cocente o dal maltempo.

Il motore di poppa è un Mercury da 40 cv. Eventualmente, per i più esperti, è possibile richiedere la versione prestazionale da 115 cv. Chiudiamo con il dire che ne verranno rilasciati pochissimi, ossia 500.

Impostazioni privacy