Norris già strizza l’occhio alla Red Bull: segnali dal futuro per l’inglese?

L’attuale pilota della McLaren è finito nel mirino del team campione del mondo. E le sue parole suonano come un indizio…

Nonostante il titolo costruttori conquistato con sei gare di anticipo, in casa Red Bull continua a tenere banco la questione relativa alla line up del futuro. Dando per scontato che Max Verstappen sarà il leader incontrastato della squadra ancora per parecchi anni, la domanda è: chi lo affiancherà?

Red Bull-Norris, le parole del pilota sono un indizio
Red Bull, Perez in uscita: c’è Norris nel mirino (AnsaFoto) – Quattromania

Stando alle recenti dichiarazioni dei vertici del team, Sergio Perez sembrerebbe destinato a restare in quel di Milton Keynes fino alla fine del prossimo campionato, quando il suo contratto raggiungerà la naturale scadenza. Poi, però, sarà addio. E tra coloro che potrebbero sostituirlo, andando ad affiancare SuperMax, c’è Lando Norris, pilota britannico attualmente in forza alla McLaren.

Red Bull-Norris, le parole del britannico lasciano pochi dubbi

Norris è sicuramente un candidato. Ai tempi della Toro Rosso avevamo già raggiunto un accordo con lui, ma poi il suo manager si accorse di un’opzione a favore della McLaren. Per quanto riguarda gioventù e velocità, sarebbe molto adatto a noi rispetto a Perez, che ha trenta anni ed aspetta il quarto figlio”, ha detto Helmut Marko, super consulente della Red Bull, ai microfoni di Servus TV. Parole che non sono sfuggite al buon Lando, che in una recente intervista ha lanciato segnali di ammiccamento.

Red Bull, Perez in uscita: c'è Norris nel mirino
Red Bull-Norris, le parole del pilota suonano come un indizio (AnsaFoto) – Quattromania

L’argomento dell’intervista è il mismatch tra Verstappen e Perez collegato alla convinzione generale che la Red Bull abbia pianificato la monoposto 2023 ‘cucendola addosso’ al due volte campione del mondo. Non penso che si possa progettare un’auto per un pilota, ha affermato Norris a Racingnews365. Il giovane britannico ha in seguito spiegato che le prestazioni della vettura non dipendono solo da come è progettata ma anche da chi si trova al volante: “Credo che se per qualsiasi motivo finisco per essere più lento del mio compagno di squadra, allora non sto facendo un lavoro abbastanza buono”. Chiara l’intenzione di sottolineare che il gap creatosi tra Checo e l’olandese – 177 punti dopo il Giappone – sia per lo più figlio del rendimento negativo del messicano. E la chiosa finale ha tanto il sapore della candidatura: “È molto semplice, siamo ben pagati anche per adattarci alla macchina ed estrarne il meglio possibile, è il nostro lavoro”.

Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi di questi recenti scambi di battute che, di fatto, stanno cominciando ad assumere le sembianze di una promessa di matrimonio. Certo è che se la Red Bul dovesse riuscire a comporre una coppia Verstappen-Norris ne vedremo delle belle.

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