Tesla, l’obiettivo per il 2030 fa storcere il naso: Elon Musk non si pone limiti

Non vola certo basso Elon Musk, miliardario e CEO di Tesla che si pone un obiettivo francamente impressionante da raggiungere entro soli sette anni. La concorrenza deve davvero iniziare a preoccuparsi?

Dopo aver battuto record su record di vendite nei primi anni di attività, il marchio Tesla è arrivato un po’ ad un bivio perchè adesso con la concorrenza che si fa spietata la casa californiana dovrà fare del suo meglio per restare a galla e continuare a fare profitto.

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(Quattromania.it)

Quale sarà la strategia del volto del marchio americano Elon Musk? Sembra proprio che il CEO sia sicuro delle sue potenzialità dato che ha rilasciato dichiarazioni molto ambiziose sul futuro prossimo di Tesla e su quante automobili il marchio sarà in grado di vendere nei prossimi sette anni.

Successo strepitoso

E’ facile essere il migliore in qualcosa…quando sei praticamente l’unico a farlo. Quando è stata ufficialmente fondata nel 2003 da Martin Eberhard e Marc Tarpenning anche grazie alle generose quote di Elon Musk che avrebbe finito per assumere il comando dell’azienda proprio nel momento del suo decollo, Tesla era praticamente l’unica casa produttrice di veicoli elettrici.

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Un nome, una garanzia, insomma (Quattromania.it)

Il marchio nei primi anni duemila ha potuto dominare senza praticamente colpo ferire il mercato dei veicoli ecologici consolidando la propria reputazione anche se non senza controversie ed associando indissolubilmente il proprio nome a quello della mobilità sostenibile. Le cose però stanno cambiando rapidamente e per tutta risposta, Elon Musk è pronto a rilanciare ancora.

Costruirne di più

Secondo il dirigente più importante di Tesla, il celebre miliardario Elon Musk ora anche proprietario di Twitter tra le altre cose, per rispondere alla concorrenza crescente dei modelli cinesi ma anche europei e giapponesi che sono sempre più diffusi nel mondo minacciando la supremazia della grande casa californiana sul mercato è necessario fare la cosa più banale di tutte.

Vendere più automobili: presto detto, penserete voi, ma come potrebbe riuscirci il marchio così alla buona? Avrà senz’altro una strategia a lungo termine da impiegare, questo ci viene da pensare. Sarà meglio che Musk pensi attentamente al futuro dato che la sua ottimistica previsione di vendere ben 20 milioni di automobili da qui al 2030 sembra poco credibile, e vi spieghiamo anche perchè.

Numeri troppo grandi

Ora, partendo dal presupposto che tutto è possibile, vediamo un momento i dati: la casa giapponese Toyota che vanta innumerevoli record nella produzione di automobili ha chiuso lo scorso anno con meno di 10 milioni di vetture vendute e parliamo di un marchio che opera in tutto il mondo e che offre un grandissimo numero di modelli, ben oltre i pochi proposti da Tesla anche con l’ampliamento di gamma previsto con la Model 2 ed il Semi in uscita quest’anno.

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Secondo Musk, ben venti milioni di queste vetture dovrebbero essere vendute in sette anni (Quattromania.it)

Prendendo in mano la calcolatrice, Tesla dovrebbe vendere poco meno di tre milioni di esemplari l’anno per raggiungere l’obiettivo prefissato da Musk e questo considerando che lo scorso anno il marchio ha venduto circa 1,3 milioni di unità in tutto il mondo non sembra molto fattibile, specie perché la concorrenza tra Peugeot, Honda e i vari marchi cinesi prende terreno.

L’unica casa a stabilire un primato simile è sempre Toyota che ha venduto oltre 50 milioni di Toyota Corolla…distribuite però su ben mezzo secolo di storia del modello: Elon Musk insomma potrebbe averla sparata un po’ troppo grossa anche se ottimizzando le linee di produzione e cambiando tipo di batterie, il miliardario si dice convinto di potercela fare. Sarà il tempo a parlare.

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