La prima auto di cartone al mondo è targata Stellantis: ecco di quale modello si tratta

La prima auto di cartone al mondo è targata Stellantis. Non è un pesce d’aprile posticipato, ma è la pura realtà dei fatti. Scopriamo di quale modello si tratta e le sue caratteristiche.

Stellantis, la fusione fra FCA e PSA, si muove sempre di più verso una sostenibilità e mobilità elettrica volte a favorire il raggiungimento di importanti obiettivi ambientali. Quanto mostrato da un’azienda di punta del gruppo automobilistico è però veramente unico nel suo genere. Ci riferiamo in questo caso a Citroen che ha realizzato un’automobile…di cartone.

Stellantis, la nuova auto di cartone 3 ottobre 2022 quattromania.it
Stellantis, la nuova auto di cartone

Avete capito benissimo, l’azienda francese sa bene come affidarsi anche alla più piccola risorsa possibile immaginabile, e anche in questo caso lo ha dimostrato con un modello davvero particolare. Adesso cercheremo di capire perché la Citroen Oil, si chiama così, è davvero una boccata d’aria dal punto divista dei concept in generale.

Citroen Oil, prime impressioni di un’auto mai così leggera

Okay, a prima vista sembra un’auto come le altre, ma sono proprio le prime caratteristiche che lasciano tanta curiosità. Perché la nuova concept car di Citroen è stata progettata pensando ad un mondo con sempre meno risorse e ha utilizzato del cartone per lavorare su un veicolo all’insegna del rispetto per l’ambiente.

Certo, non parliamo di cartone comune, bensì di un formato speciale a nido d’ape rinforzato con rivestimenti in plastica su ciascun lato che è abbastanza forte da potersi appoggiare senza deformarlo. E’ stato sviluppato in collaborazione con l’azienda chimica BASF. Senza dimenticare l’appoggio di un motore necessario per ridurre la quantità di vetro e risparmiare peso. Tutto ciò rende tale concept un vero e proprio SUV futuristico.

Citroen Oil: le caratteristiche di un’auto mai vista

La Citroen Oil, inoltre, è veramente leggerissima. Ciò è reso possibile grazie ai finestrini che hanno una “bombatura” tale che permette di sfruttare decisamente poco il climatizzatore. Il parabrezza, molto piccolo, è stato pensato per permettere all’aria di confluire da una feritoia del cofano per farla salire oltre il tetto e migliorare così l’efficienza aerodinamica. Per quanto riguarda gli interni, spicca il pavimento in cartone riciclato, sedili realizzati soltanto con tre elementi e la plancia senza monitor e sistemi di infotainment.

Soltanto un piccolo spazio a disposizione del nostro smartphone. Ciò che però cade maggiormente all’occhio è il fatto che siano stati usati così pochi elementi per realizzare un’automobile, e lo notiamo anche sul cofano anteriore. E’ pure un mezzo molto resistente. Per quanto riguarda il motore, è lo stesso della Citroen C4 ed è dotato di un pacco batteria di 40 kWh.

Citroen Oli (Web source) 3 ottobre 2022 quattromania.it
Citroen Oli (Web source)

L’autonomia dovrebbe essere di 400 chilometri per questa elettrica, mentre la velocità massima non supera i 110 chilometri orari, anche perché secondo il marchio francese questo sarà lo standard delle auto del futuro. Per quanto riguarda il suo prezzo, non lo conosciamo ancora, ma probabilmente non sarà basso perché Citroen intende mantenere un valore residuo garantito.

Cartone speciale per le auto del futuro: andrà così?

Adesso ci viene da chiederci: una sorta di cartone speciale è la chiave per le automobili del futuro? E’ molto difficile da dire. Questo concept rappresenta una possibile automobile, in caso le nostre risorse iniziassero piano piano a vacillare. Ma può benissimo essere una valida alternativa per chi dovrà confrontarsi con un futuro sempre più limitato.

Cruciale – e forse non basterà – sarà lavorare al meglio adesso e nei prossimi decenni. In caso comunque qualcosa andasse storto in un ipotetico futuro, beh, Citroen ci dà una bella dritta su quello che può rappresentare il punto di partenza dei prossimi veicoli. Intanto, è interessante vedere cosa si possa fare con del cartone riciclato. Se mancano risorse, per fortuna, l’uomo sa crearne di nuove.

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