Importante casa automobilistica denunciata per falso da un cliente | La notizia ha dell’incredibile

Un caso isolato ma incredibile vede come protagonista la casa coreana che forse avrebbe dovuto fare più attenzione: i clienti pignoli sono dietro l’angolo e questa persona potrebbe pure vincere la causa…

La precisione è importante in contesti in cui girano parecchi soldi perché anche un errore banale può costare caro ad una ditta o azienda che offre il proprio servizio praticamente in tutto il mondo. Chiedetelo a Hyundai che si trova ad avere a che fare con una causa nata dalla tigna di un cliente, infuriato per aver ricevuto – a sua detta – un prodotto non conforme a quanto dichiarato dal marchio tramite i suoi documenti.

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Un autosalone Hyundai (Yicai)

Il colosso coreano capace di fatturare ben 117,5 trilioni di Won l’anno scorso – sempre secondo i dati disponibili online – soddisfa ogni anno milioni di clienti che apprezzano le automobili del marchio, specializzato in utilitarie e SUV o crossover. Un singolo cliente residente negli Stati Uniti però è rimasto tutt’altro che colpito dalle prestazioni di una vettura acquistata in un autosalone del marchio.

Questa persona originaria della California avrebbe infatti presentato una denuncia per falso contro la casa coreana con l’intenzione di avviare una class action con i fiocchi contro il marchio. La motivazione? Diciamo che forse la casa avrebbe dovuto fare più attenzione a cosa scrive sui documenti dei propri veicoli!

Un caso assurdo

Prima di procedere, dobbiamo spiegarvi cos’è il Monroney Sticker. Negli Stati Uniti, le automobili devono necessariamente disporre di questo documento che elenca nel dettaglio tutte le caratteristiche del mezzo in questione. Il documento noto in italiano come vetrofania prende il nome dal senatore Mike Monroney dell’Oklahoma che per primo ebbe l’idea di creare questa caratteristica per le vetture circolanti negli USA.

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In foto, la pietra dello scandalo (Wikipedia)

A scatenare la furia di questo cliente – molto pignolo e con molto tempo libero, lo dobbiamo dire – sarebbe stato il documento Monroney di una delle vetture del marchio, la Hyundai Ioniq: l’auto acquistata dal querelante infatti non disporrebbe del sistema anti-collisione assistito posteriore che viene invece elencato come una delle caratteristiche dell’auto nella vetrofania dell’auto. Al suo posto, ci sarebbe un semplice sensore di parcheggio.

Non sembra un problema grave, direte voi. Bene, andatelo a dire alla Hyundai che sta subendo la causa! Secondo Rushlane il caso è scoppiato nel 2020 e non ci sono stati aggiornamenti per due anni, lasciando intendere che la casa potrebbe essere ancora in causa con questa persona. Chissà come andrà a finire: non avendo a disposizione ulteriori informazioni, possiamo solo aspettare che questa persona o Hyundai pubblichino qualche news tramite i loro canali internet.

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