A meno che non siate miliardari, distruggere una supercar del genere è un danno da cui difficilmente vi riprenderete senza un prestito o un miracolo. Eppure il commento dello YouTuber è stato molto eloquente.
Non è mai una bella cosa fare un incidente con una supercar. Se da un lato è meglio trovarsi su una Ferrari o una Lamborghini al momento di un violento schianto – queste auto vanno veloce e le case produttrici le dotano di sistemi di sicurezza che le altre si sognano – sopravvivere potrebbe significare dover affrontare un vero calvario economico, specie se quella supercar non era la vostra e dovete pure risarcire il legittimo proprietario.
Alcune auto comunque sono ancora più costose e insostituibili di altre. Prendiamo la Pagani Huayra, supercar prossima ad essere sostituita – leggete l’articolo in cui parliamo della sua potenziale erede – che ha un valore multimilionario sul mercato. Pagani è una casa storica ed iconica ma il fatto che le sue auto siano costruite praticamente a mano in modo artigianale fa si che sul mercato arrivino poche automobili ogni anno.
Nel caso specifico della Huayra, parliamo di una trentina di esemplari ogni 365 giorni con liste di attesa lunghe mesi e mesi. In pratica, fate prima a comprarvi la sua erede! Un caso che arriva da uno dei paesi più folli degli Stati Uniti, il Texas, dimostra che spesso, è meglio lasciare che a guidare certe auto siano piloti molto esperti.
Cose che succedono
Un paio di anni fa il canale YouTube di un tale Gage Gillean, la “mente” dietro il canale YouTube GG Exoctics, fece un bel disastro con una supercar che purtroppo non era sua! Il ragazzo, allora minorenne con 17 anni di età, prese la costosa Pagani Huayra Roadster del padre per farsi un giretto ma la sua avventura al volante non finì tanto bene. Il ragazzo infatti uscì di strada prendendo in pieno un albero.
Il ragazzo per fortuna se la cavò con un paio di fratture: “Ho visto accendersi la spia sulla pressione degli pneumatici, poi ho perso il controllo. E’ stata l’esperienza più terrificante della mia vita“, avrebbe raccontato in seguito il ragazzo spiegando che il padre comprensibilmente si è arrabbiato per la perdita dell’auto – una rodaster viola da 3,4 milioni di Dollari di valore – ma si è detto rassicurato dal fatto che il figlio non si fosse procurato traumi irreparabili nell’incidente.
Il ragazzo però ha fatto arrabbiare il web all’epoca con un post su Instagram in cui avrebbe commentato l’accaduto con un semplice “Sono cose che capitano”. Beh, insomma, distruggere un’auto simile non è come mandare a riparare la Nissan Micra del nonno. Siete d’accordo?