Qualche mese fa, l’inizio della salita dei costi. Esorbitante. Il Governo ha tagliato le accise, ma le speculazioni continuano.
La benzina continua a volare. E, per di più, ci si mettono anche i “furbetti” del distributore a rendere la vita ancor più difficile per gli automobilisti. Fate attenzione a fare benzina in questi luoghi, potreste lasciare al distributore uno stipendio…
Qualche mese fa, l’inizio della salita dei costi. Esorbitante. Poche settimane dopo la tragica data, quella del 24 febbraio, allorquando la Russia di Vladimir Putin ha deciso di invadere l’Ucraina, riportando la guerra in Europa. Da quel momento, è iniziata una guerra che ha coinvolto e sta coinvolgendo l’energia, ma anche generi alimentari come il grano. E, appunto, il carburante.
Il Governo italiano ha provato ad arginare i rincari con il taglio delle accise. Qualcosa che ha dato un po’ di respiro in questi mesi. Senza il taglio di accise ed Iva (25 centesimi che diventano 30,5 calcolando anche l’Iva) i prezzi della Benzina sarebbero oggi a livelli record toccati a metà marzo 2022 (2,184 euro al litro la media settimanale rilevata il 14 marzo).
Ma adesso quei provvedimenti sembrano non essere più sufficienti. Oggi solo per i costi di rifornimento – spiega ad esempio il Codacons – una famiglia spende in media 460 euro in più rispetto al 2021. Peraltro, il provvedimento sul taglio delle accise è in scadenza il prossimo 8 luglio. A ciò si aggiungono anche le speculazioni, come quelle che vi raccontiamo oggi.
Dove non fare benzina
Rifornirsi di carburante – l’abbiamo visto – costa tanto, tantissimo, un po’ ovunque. Ma ci sono luoghi dove costa di più. Decisamente di più. Quindi, se vi spostate in auto, magari per i primi giorni di atmosfera estiva, fate attenzione a fare rifornimento di carburante in questi luoghi, perché potreste spendere veramente tanto.
Nel ponte del 2 giugno appena trascorso, il Codacons ha stimato che gli italiani spenderanno almeno 20 euro in più rispetto a quanto accadeva prima per fare rifornimento di carburante. Secondo quanto tracciato dall’associazione che difende i consumatori, uno dei prezzi più alti sarebbe stato registrato a Ischia dove un litro di benzina è arrivato a costare 2,249 euro mentre per il gasolio 2,189 euro.
Prezzi alti anche in Sardegna dove a La Maddalena un litro costa 2,299 euro mentre la verde 2,249 euro. A Roma invece si sono sfiorati i 2,160 al litro. Insomma, se l’anno scorso, anche per praticare il distanziamento sociale, molti avevano scelto di spostarsi in auto per le proprie vacanze, quest’anno sarà davvero improponibile farlo.