Oltre al basso costo dell’operazione, sostituire i pneumatici può essere anche una mossa green. Sembra essere l’affare del momento a cui pochi credono.
La fretta ha sempre portato l’uomo a fregarsene di determinati dettagli che lo circondano. Anche per quanto riguarda il cambio deglio pneumatici è così. Infatti, in pochi sanno che esiste un metodo molto economico e a basso impatto ambientale. Eppure è un’operazione del tutto semplice e obbligatoria, quando si avvicina il periodo invernale. Ora che ve lo spiegheremo non avrete più scuse. Provare per credere.
La normativa vigente in merito al cambio delle ruote è molto chiara: da maggio sarà possibile montare di nuovo gli pneumatici non invernali. Infatti, questi andrebbero messi nel periodo che va dal 15 novembre fino al 15 aprile, dove saranno obbligatori nel caso in cui non si abbiano catene a bordo.
Sarà possibile, però, poterli montare un mese prima e smontare un mese dopo dalla data limite. Fra le varie opzioni che però il mercato mette a disposizione degli automobilisti, vi sono alcuni pneumatici molto green e parecchio economici.
Le condizioni climatiche avverse e, soprattutto, il gelo, hanno obbligato il governo ad obbligare la suddetta normativa. Ogni volta che le temperature diminuiscono, sulle strade c’è sempre più il rischio di incidenti. Gli pneumatici di tipo invernale sono fondamentali già quando la temperatura scende al di sotto dei 7 gradi centigradi. Infatti, le gomme estive iniziano a cedere per via di una struttura non adatta a determinate temperature e perdono aderenza con l’asfalto.
L’alternativa per degli pneumatici green e a basso costo
Fortunatamente, il mercato della strumentazione delle automobili è sempre alla ricerca del meglio per gli automobilisti. Infatti, sono stati inventati dei tipi di pneumatici che fanno al caso di chi vuole spendere poco e avvicinarsi al mondo dell’ecologia. Si tratta dei modelli rigenerati, visto che di solito i normali modelli hanno un impatto sull’ambiente clamoroso.
Si parla addirittura di 100 anni di deterioramento per ogni gomma che viene messa in circolazione, cosa al quanto insostenibile oggigiorno. La ricostruzione permette il riutilizzo di quelle vecchie buttate e rimesse sul mercato dopo una rigenerazione. Ovviamente, sono sicure, superano ogni tipo di test e sono riconosciute dalla legge.
Sono facilmente rintracciabili, se si volessero acquistare. Sarà necessario, però, controllare a fondo la loro provenienza e controllare se vi sono delle documentazioni che certifichino la loro efficacia. La legge, si sa, non ammette ignoranza ed è molto rigida in merito a delle tematiche del genere, visto che si può andare incontro a degli incidenti molto pericolosi.
Per quanto riguarda il prezzo, un pneumatico rigenerato, arriva a costare fino al 50% in meno di uno “nuovo”, ovviamente i fattori che incidono sul costo sono poi molteplici.