Lotus senza mezzi termini: la dichiarazione del Ceo britannico è sconvolgente | Una richiesta assurda

In una interessante intervista con lo staff di Top Gear, il CEO del marchio britannico Lotus ha parlato molto direttamente della situazione economica del suo marchio, non esattamente rosea.

Il marchio Lotus sembra arrivato ad un bivio nella sua pluridecennale esistenza: o quest’anno la farà da protagonista o potrebbe andare incontro ad un destino poco felice. Almeno, queste sono le conclusioni a cui siamo arrivati leggendo l’intervista con Matt Windle realizzata da Top Gear. Per chi non lo sapesse, l’uomo è al momento il CEO della casa britannica.

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Una Emira, tra le ultime arrivate in casa Lotus (Lotus.com)

In una interessantissima intervista con il periodico britannico specializzato nel settore dei motori Top Gear, Windle ha spiegato un po’ di cose riguardo la corrente situazione del marchio britannico che è sempre rimasto una scelta un po’ di nicchia per chi desidera comprare un’auto sportiva. A dirlo sono i dati relativi alle vendite del brand che ha recentemente abbandonato per sempre i motori a benzina.

L’ultimo anno, Lotus ha venduto 1.710 auto. Per fare un prospetto, Jaguar, rivale storica della casa, ne ha vendute oltre 420.000 per non parlare della Porsche, altra rivale di Lotus, che ha toccato le 301.000 unità complessive in tutto il 2021. E’ evidente che la casa deve fare qualcosa per migliorare la sua posizione sul mercato.

O i soldi o niente

Secondo Windle, Lotus si sta preparando a fare il salto di qualità – e quantità – da cinque anni: la casa ha raddoppiato il personale impiegato nelle proprie fabbriche e investito oltre 100 milioni di Sterline per una crescita futura: “Vogliamo arrivare a vendere centinaia di migliaia di auto, non migliaia”, spiega molto chiaramente Windle.

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Il CEO di Lotus Matt Windle (Ansa)

Windle ha anche risposto a qualche domanda in merito al nuovo SUV, la Eletre, facendo capire che l’arrivo dell’auto – che non ci ha entusiasmato troppo – rappresenta una svolta in questo senso: “Le auto sportive saranno sempre la priorità, sono il cuore del marchio. Ma se le volete, dobbiamo guadagnare più soldi“, spiega Windle aggiungendo: “Se auto come la Eletre possono aiutarci a diventare un top player sul mercato, ben venga”.

La strategia della Lotus potrebbe sembrare azzardata vista la cifra che c’è in ballo ma c’è un precedente che gioca a suo favore: l’anno in cui è uscita la Urus, Lamborghini ha praticamente raddoppiato le vendite. Ebbene si, nel mondo i SUV sono così tanto amati. Se la Eletre è il prezzo da pagare per avere una bella Elise II completamente elettrica, e sia. Abbiamo sopportato SUV ben più brutti.

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