Le multe non piacciono a nessuno, soprattutto qualcuna in particolare. Però sono inevitabili, considerando alcune trasgressioni in particolare.
Inutile, forse, precisarlo. Le multe sono a dir poco detestate da chiunque, automobilisti in primis. Gran parte delle sanzioni, infatti, dipendono da comportamenti inappropriati che vedono molti guidatori protagonisti. Fra i problemi maggiori alla guida, non si può fare a meno di menzionare i parcheggi. 
Nei luoghi dove ci sono meno posti a disposizione, le amministrazioni comunali si affidano al disco orario. In poche parole, la sosta è autorizzata per un determinato periodo di tempo, così da permettere a più persone di poter usufruire di un parcheggio, pur alternandosi fra di loro. E quindi? E quindi, non tutti gli automobilisti stanno alle regole e “manomettono” il disco orario.
I “furbetti” del parcheggio: cosa fanno e cosa rischiano
Come dicevamo, un sistema utile per i parcheggi è il disco orario. E, purtroppo, anche in questo caso esistono i furbetti che spostano il disco orario allo scadere del tempo per poter lasciare l’auto parcheggiata senza rischiare sanzioni. E proprio per questo, anche le forze dell’ordine prendono le misure per reagire a queste azioni per niente lecite.
Ed infatti, chi sposta il disco orario della propria vettura, riceve una multa che varia da un minimo di 42 ad un massimo di 173 euro. Ma come si fa a beccare i trasgressori? Sicuramente, è inverosimile pensare che un addetto ai controlli delle strade possa ricordarsi tutte le vetture presenti in un parcheggio.
Quindi, i vigili segnano con un gessetto bianco le gomme delle auto in sosta, prendendo nota dell’orario del loro passaggio. Una procedura che non reca il minimo danno ai veicoli. Questo è solo il primo controllo. Ce n’è poi uno successivo, nel quale si verifica se il segno precedente è nella stessa posizione. 
Se è così, è evidente che l’automobile non è stata spostata, ma il disco orario è cambiato eccome. In questo caso, scatta una sanzione. La sanzione può anche essere ridotta, se pagata entro cinque giorni da quando l’utente l’ha ricevuta. E’ bene precisare che la sanzione scatta anche in assenza totale del disco orario esposto.
Insomma, meglio evitare di fregare il sistema del codice della strada, che di sicuro non perdona. Soprattutto se si vuole eluderlo con un sistema facilmente prevedibile e che difficilmente mette nel sacco le forze dell’ordine.