Sono due marchi che hanno sempre esportato il meglio dell’Italia in tutto il mondo: da un lato, Lamborghini con le sue supercar e dall’altro Versace con il suo inconfondibile stile classicista.
L’Italia ha tanti problemi ma lo stile non è uno di questi, che si parli di abiti di lusso o automobili sportive. Tra i marchi eccellenti del nostro paese non si possono non citare Lamborghini e Versace, due dei massimi esponenti delle rispettive categorie di mercato. Pochi sanno che questi due brand hanno collaborato recentemente.
Fondata nel 1963 da Ferruccio Lamborghini e parte del gruppo tedesco Audi dal 1998, la casa produttrice di supercar fabbrica da sempre automobili capaci di fare tremare la concorrenza e far impazzire di gioia i propri fans che ricordano con amore auto come la Miura, la Gallardo e la Murcielago. Il marchio ha il suo storico stabilimento a Sant’Agata Bolognese, il quale garantisce l’esclusività dei propri prodotti.
Esclusività che si può paragonare senza troppi giri di parole a quella che Versace mantiene nel settore della moda da più di quarant’anni. Il brand trae ispirazione dalla storia classica italiana, come è evidente dal design di prodotti che mostrano la tipica medusa e motivi classici come pattern. Nemmeno la tragica e sconvolgente morte di Gianni Versace, avvenuta il 15 giugno 1997, ha fermato l’ascesa del marchio.
Nemmeno troppo tempo fa, Lamborghini ha annunciato un fantastico crossover con Versace e da questa inaspettata alleanza di mercato è nata la Lamborghini Murcielago Versace, una supercar prodotta in edizione limitata che ha soddisfatto i desideri più lussuosi e costosi di poche decine di individui.
L’auto è stata costruita in soli 20 esemplari, arrivati sul mercato proprio nei primi mesi del 2008: la scelta dei colori naturalmente è stata molto limitata con solo il bianco ed il nero inclusi nel catalogo di vendita. Anche l’interno riprende questa palette con lussuosi sedili in pelle bianca e nera.
Recentemente, nel marzo del 2021, uno dei proprietari si è stancato della sua bellissima auto tutta italiana e l’ha venduta ad un prezzo rimasto ancora ignoto. L’uomo aveva modificato il mezzo dotandolo degli stessi cerchioni della Reventon, una scelta discutibile ma comprensibile.
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