Formula1, la guerra tra Red Bull e Mercedes continua: ecco i motivi

La stagione di F1 si è rivelata un vera è propria guerra tra Red Bull e Mercedes. Ecco cosa c’è dietro i richiami della prima alla FIA.

La stagione di F1 sta volgendo al termine, con un duello mondiale tra Verstappen e Hamilton sfociato in una vera e propria guerra non solo tra i 2 piloti, ma pure tra le loro scuderie. Red Bull e Mercedes non si amano particolarmente, e si lotta su tutti i fronti.

hamilton verstappen qatar
Hamilton e Verstappen (lapresse)

Oltre alla pista, la casa del toro ha deciso di far parlare anche la FIA, mandando continuamente ai commissari nuove carte sulle presunte irregolarità della monoposto della stella. Di contro, il team guidato da Wolff è tranquillo, e accusa i rivali.

Secondo Mercedes l’ala posteriore di Red Bull è irregolare. Quest’ultima scuderia, poi, attacca il team di Stoccarda per lo stesso motivo, dopo non aver trovato niente sulle sospensioni sempre al posteriore. Insomma, la guerra della F1 è attivissima.

Potrebbe interessarti >>> Formula 1, in Qatar si arriva con tanti dubbi: l’unica certezza è Ferrari (forse)

Ecco perché Red Bull pensa di sapere le illegalità Mercedes

Le continue richieste di spiegazione alla federazione da parte di Red Bull sulle presunte illegalità di Mercedes non arrivano così per caso. Il tutto, infatti, si collega dalla fuga di motoristi della casa tedesca verso quella austriaca.

wolff horner
Wolff e Horner (twitter)

Potrebbe interessarti >>> Michele Alboreto: l’ultimo italiano a vincere con una Ferrari | Guardate cosa abbiamo trovato sul web

Essi non hanno solo portato i segreti della Power Unit Mercedes alla Honda che motorizza la Red Bull, ma evidentemente hanno anche dato conto a Horner e compagni di come Wolff e i suoi utilizzano la zona grigia del regolamento.

Ecco perché l’accanimento nei confronti della zona posteriore della macchina di Hamilton e Bottas. Red Bull sa che il complesso ala-sospensioni ha qualcosa di non regolamentare, e quindi in virtù di questo,  sappiamo che la guerra continuerà fino all’ultima gara e probabilmente anche oltre.

Impostazioni privacy