Middle Engine Four-Twelve, la supercar “sfortunata”: 50% Chrysler, 50% Mercedes, interamente mostruosa

Ad un occhio poco attento può sembrare una Aston Martin, complice quel logo alato sul muso. Ma questa automobile sportiva mai prodotta in serie nasce da un sodalizio inaspettato e inedito.

Non è raro che le case automobilistiche lavorino insieme per produrre vetture uniche. Abbiamo visto negli anni sodalizi assurdi come quello tra Pontiac e McLaren, quello tra la Porsche e i suoi speciali preparatori sportivi…non avevamo però ancora visto nulla di simile a questa collaborazione.

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Chrysler ME Four-Twelve (Wikipedia)

In pochi se ne ricorderanno anche perchè il progetto finì molto male ma la Chrysler e la Mercedes-Benz – unita sotto l’egida del gruppo Daimler – si diedero una mano ad inizio 2000 per schierare una potente ed elegante vettura che poteva contare su un ottimo motore molto performante.

Il progetto Four-Twelve partì ufficialmente nel 2003, coinvolgendo un piccolo numero di meccanici, ingegneri e progettisti da entrambe le parti. L’obiettivo era la creazione di una supercar in grado di dominare il suo campo grazie ad un motore da oltre 800 cavalli.

Vediamo perchè la ME Four-Twelve – con grande dolore per gli appassionati di entrambe le case – non portò nulla di buono né al gruppo Daimler né al team Chrysler, finendo per sparire nel dimenticatoio.

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Un’aquila che non spiccò il volo

Il primo prototipo della Chrysler Middle Engine Four-Twelve uscì dagli stabilimenti nel 2004: se l’auto poteva fregiarsi del marchio Chrysler, si può dire che nello sviluppo la parte del leone era toccata al contrario alla Mercedes-Benz.

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La spaziale linea della vettura (Carstyling.ru)

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Il motore centrale dell’auto infatti era un possente M120 da dodici cilindri a V capace di erogare una potenza di addirittura 850 cavalli. L’auto pesava poco più di una tonnellata, cosa che le garantiva una velocità massima teorica di quasi 400 chilometri orari. Lo 0-100 si otteneva in 2,9 secondi.

Il prototipo funzionante, dotato di interni lussuosi e tetto in fibra di vetro, venne utilizzato per dei test in pista e poco altro: alla fine, nonostante l’apprezzamento suscitato nel pubblico durante varie esposizioni, né la Mercedes né la Chrysler vollero fare il passo successivo mettendo in produzione in una serie limitata la ME Four-Twelve.

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Probabilmente, l’auto sarebbe risultata una delle supercar più veloci dell’epoca se non la più veloce: non lo sapremo mai perchè di lì a qualche anno sarebbero arrivate prima la SSC e in seguito una certa Bugatti Veyron a strappare alla Chrysler lo scettro…

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