In MotoGP il titolo mondiale piloti per un italiano manca da troppi anni. Invece gli italiani sono specializzati nell’arrivare secondi.
In MotoGP il titolo mondiale piloti è stato vinto da Quartararo, che ha spezzato un dominio spagnolo che durava dal 2012, quando a vincere fu Lorenzo. Dopo di lui, ha vinto quasi sempre Marquez, tranne nel 2015 quando a spuntarla fu proprio il rider Yamaha, e poi nel 2020 quando a vincere fu Mir.
Gli italiani, purtroppo, nella classe regina del motomondiale sono a secco dal 2009, anno dell’ultimo titolo di Valentino Rossi, infatti è nell’arrivare secondi e non primi che si sono specializzati i piloti italiani nello scorso decennio e nell’apertura di quello attuale.
Dal 2014, infatti, c’è una striscia aperta di vicecampioni del mondo tutti nostrani. Purtroppo, sappiamo tutti come è andata nel 2015, quando Marquez si mise in mezzo tra Lorenzo e Rossi, facendo perdere il titolo al dottore di Tavullia.
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Come detto, la striscia di vicecampioni italiani in MotoGP è iniziata nel 2014. A prendersi il secondo posto quell’anno alle spalle di Marquez fu Valentino Rossi, grazie a una seconda parte di stagione molto buona con tanto di 2 vittorie a Misano e a Philip Island.
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Nel 2015 è toccato di nuovo a lui, e così pure nel 2016. Purtroppo, poi, dal 2017 la Yamaha non è più stata una grande moto e anche il dottore ha iniziato a soffrire. Quell’anno secondo arrivò Dovizioso, e questo per altre 2 stagioni ancora, nel 2018 e nel 2019.
Nel 2020, invece, a prendersi il titolo che nessuno vuole di vicecampione del mondo fu Morbidelli, che quest’anno non ha potuto replicare le prestazioni dell’anno scorso a causa di un infortunio. Nella stagione attuale è stato Pecco Bagnaia ad assicurarsi il secondo posto, sperando che sia di buon auspicio per il 2022.
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