E’ una delle Bugatti meno conosciute al mondo. Anche perchè si tratta di un’auto così esclusiva che difficilmente qualcuno di noi avrà mai l’opportunità di vederla dal vivo, tantomeno guidarla.
Se pensiamo alla tradizionale fascia di mercato della casa Bugatti, viene più facile pensare alla casa francese che produce limousine dal prezzo stellare piuttosto che supercar sportive come succede ormai da oltre una decina d’anni.
La casa fondata nel 1909 dall’italiano Ettore Bugatti ha anche un passato nel motorsport. Tuttavia, le vetture più antiche della casa come la Royale o la Type 57 erano più famose per il proprio lusso e sfarzo piuttosto che per aver battuto record di velocità come la Veyron SS.
Ma la Bugatti, con i mezzi odierni, sa ancora come si fa una limousine. Meglio ancora, una cinque porte sportiva talmente lussuosa da mettere in imbarazzo perfino una Maybach o una limousine americana. La vettura è stata presentata nel 2009.
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La Bugatti Galbier è un’automobile maestosa: non ci sono molti altri aggettivi che catturano a pieno l’essenza di questa concept car presentata poco più di dieci anni fa.
La vettura, fornita di un possente motore W16 elaborato partendo proprio da quello della Bugatti Veyron, è in grado di erogare 800 cavalli, necessari per spingere una massa non indifferente. Gli interni sono un trionfo del lusso con dettagli in radica, pellami pregiati e una strumentazione d’eccellenza.
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Con l’auto, viene abbinato un orologio realizzato da Parmigiani che si trova inserito nel cruscotto ma può essere rimosso cosicché il guidatore possa vestirlo sul polso. La vettura ha cinque porte e può trasportare quindi una famiglia – molto ricca – in totale comodità.
L’auto comunque non rinuncia a prestazioni aggressive: può raggiungere i 100 chilometri orari in meno di 3 secondi e una velocità massima di circa 350 chilometri orari. La Galbier purtroppo rimarrà un sogno proibito.
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Con un costo di circa 1.400.000 Euro al momento della sua presentazione, la Galbier avrebbe dovuto affiancare la Veyron sul mercato per fornire un’alternativa più lussuosa alla potente sportiva. L’idea però non ebbe mai seguito e possiamo dire che è un vero peccato mortale.
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