Ha fatto più danni della bomba atomica, il mondo dice addio alla benzina tradizionale

Una decisione salutata nel mondo come la fine di una guerra. I danni causati, infatti, sono incalcolabili. Soprattutto sui bambini.

L’ultima a salutarla, in maniera definitiva, è stata l’Algeria. Finalmente, ci sarebbe da aggiungere. Perché il secolo in cui ha circolato la benzina Super porterà dietro una serie infinita di problemi, proprio a causa di questo carburante.

AUMENTO BENZINA
Addio benzina Super (Getty Images)

La decisione dell’Algeria viene salutata nel mondo come la fine di una guerra. Addirittura, soddisfazione arriva anche dall’ONU. A cento anni di distanza precisi, dunque, arriva la svolta. Era, infatti, il 1921 quando in un laboratorio della General Motors nacque la benzina con il piombo. La Super. Ma chi pensa che da quella scoperta (anche un po’ casuale) arrivata in Ohio, scaturiranno solo benefici, si sbaglia di grosso.

Come dimostrato da alcune ricerche scientifiche, il piombo nella benzina aveva una capacità di inquinare e penetrare ogni superficie impareggiabile. Purtroppo. Fu rilevato anche nelle vene idrotermali di un vulcano sottomarino nel Tirreno. E i rilievi dimostrarono che quel liquido inquinante arrivava addirittura dall’Australia.

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Una svolta mondiale con l’addio alla Super  (Getty Images)

Chiamata benzina “verde”, non perché ecologica. Ma solo per il suo colore. Fu bandita già verso la fine degli anni ’80 nelle nazioni industrializzate. Venendo sostituita dalla senza piombo. Negli anni, uno dopo l’altro, quasi tutti hanno scelto di abbandonarla. L’Italia ha smesso nel 2001. L’ultima a resistere, l’Algeria.

Già da tempo, infatti, si conosce la tossicità imponente rilasciata dallo scarico con piombo. Dalla diffusione capillare della benzina Super, infatti, sarebbero scaturiti picchi di malattie cardiache, cancro, ictus e, soprattutto, ritardi nello sviluppo dei bambini.

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Con la fine della commercializzazione, si stima che si possano evitare oltre un milione di morti premature all’anno per malattie cardiache, infarti e tumori. Peraltro, i più esposti sono proprio i bambini,  i cui cervelli sono i più danneggiati dal piombo.

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