Da non credere quello che è successo, una Ferrari F430, sorpassata da una bici “elettrica”, che, nella sua corsa ha raggiunto il record mondiale di 333 km/h.
Tutto questo accadeva nel 2014, quando sul circuito francese di Le Callet, un famoso record man, François Gissy, ha sfidato, a bordo di una speciale bicicletta, la sportiva di Maranello. La gara era sulla distanza dei 400 metri, le immagini sono “imbarazzanti”, si vede una sportivissima Ferrari sulla griglia di partenza, con accanto l’esile bicicletta pronta a sfidarla.
In realtà la bike “elettrica” di Gissy, era dotata di ben tre propulsori a reazione, che le consentivano una spinta in partenza paragonabile a quella di un aereo supersonico. Rosso, verde, via, e la bici schizza come un razzo, dopo un paio di secondi, si intuisce che per la F430 non c’è più nulla da fare. Il francese, in pochi secondi raggiunge la velocità di 333 km orari, stabilendo il nuovo record mondiale di velocità in bici, a tutt’oggi imbattuto. La devastante accelerazione ha portato il ciclistica a percorrere i 400 metri in meno di 7 secondi.
Lo speciale mezzo a due ruote, per poter reggere le sollecitazioni dovute alla brutale accelerazione, è stato dotato di un telaio realizzato appositamente e pneumatici ad altre prestazioni, niente invece, è stato migliorato nell’impianto frenante, che vedeva i classici “tamburi” in gomma sulle ruote. I motori a reazione, invece, venivano alimentati da perossido di idrogeno ad alta concentrazione.
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La passione per la velocità e per i record, purtroppo sono stati fatali per François Gissy. Dopo il record in bici a 330 km/h, il record man aveva intenzione di raggiungere i 400 all’ora, stavolta a bordo di un altro veicolo “atipico”. Nello specifico, ha perso la vita a soli 35 anni, mentre tentava un nuovo record sull’ ex pista di atterraggio militare a Munchhouse, in sella ad una bici con un mega propulsore alimentato diversamente dalla prima versione.
Dopo aver toccato i 298 km/h, in fase di decelerazione, il francese, ha perso il controllo del veicolo cadendo rovinosamente alla velocità di circa 150 km/h, è deceduto sul colpo per le gravi ferite interne riportate.
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