Alessandro Nannini e Alex Zanardi, quando il destino non è scritto.

Nannini come Zanardi, quando il destino chiude le porte, i leoni, si reinventano senza mai mollare. Cosa fa a 61 anni l’ex pilota della Benetton?

Alessandro Nannini che fine ha fatto
Alessandro Nannini a bordo della Benetton in F1 (Flickr)

Nome importante, quello dei Nannini, non solo nella provincia di Siena (dove ha origine), ma, in tutto il mondo, grazie ad almeno 3 dei componenti della famiglia. Il capostipite, Danilo, è ricordato, per essere stato il presidente del Siena Calcio, ma soprattutto, un famoso imprenditore dell’industria dolciaria, che riuscì a rilanciare, l’esportazione dei famosi dolci toscani, dal panforte ai ricciarelli. In ordine di nascita, troviamo, poi, Gianna, che non ha bisogno di presentazioni, primogenita di Danilo, amata rock star e cantautrice italiana, che qualche anno fa, passò agli onori della cronaca rosa per la decisione di dare alla luce una bimba, all’età di 54 anni. Infine troviamo, Alessandro, fratello minore di Gianna, sfortunato pilota automobilistico, ex politico ed attuale manager dell’azienda di famiglia.

Alessandro Nannini e la tragedia in elicottero

Alessandro Nannini che fine ha fatto
Alessandro Nannini su Benetton in una gara di Formula 1 (Flickr)

Il Nannini pilota, inizia la sua carriera da giovanissimo, con la passione per le corse, tramandatagli dal padre. Vince, da ragazzo, con i kart, poi passa ai rally, per approdare qualche anno dopo alla Formula 2, ingaggiato dalla Minardi, e dopo essersi fatto le ossa, finalmente approda nella classe regina, la F1, nel 1986 sempre con la Minardi, e nel 1988, salto di qualità a bordo della Benetton, con la quale vince anche un gran premio, a seguito della squalifica di Ayrton Senna. Sembrava tutto andasse per il meglio, ma, all’apice della suo successo, la carriera del pilota fu stroncata da un terribile incidente in elicottero. Era il 12 ottobre del 1990, quando Alessandro, per un problema in atterraggio, nella sua tenuta senese, fu sbalzato fuori dal veivolo, ed una pala gli amputò un braccio. Grazie ad un lunghissimo intervento, l’arto, fu recuperato e reinnestato, ma anche a seguito di una lunga terapia riabilitativa, purtroppo, non riprese il 100% delle sue funzionalità. Il pilota però, con la forza di un vero combattente, non si arrese, e poco dopo, tornò in pista nel campionato italiano Granturismo a bordo della Alfa Romeo 155.

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Nannini oggi

Nannini come Zanardi
Alessandro Nannini oggi (Fonte Google)

Appena terminata la carriera nelle corse automobilistiche, Alessandro, non si perse d’animo, reinventandosi manager, alla guida dell’azienda di famiglia. Prese il comando, guidandola come una Formula uno, facendola crescere sempre di più, ed affrontando anche una brutta storia, che coinvolse anche papà Danilo, accusato di una bancarotta fraudolenta, rivelandosi poi le accuse infondate. La Dolci Nannini Siena, oggi, è annoverata tra le migliori aziende di produzione dolciaria al mondo, ed ha beneficiato di importanti investimenti, tra cui quello imponente del magnate russo Igor Bidilo.

Nannini come Zanardi
Pasticceria Nannini a Siena (Flickr)

Alessandro e Alex destini segnati da un’incidente

Che fine ha fatto Alessandro Nannini
Alex Zanardi a bordo della sua handbike (Flickr)

Dopo il secondo, tragico incidente, occorso ad Alex Zanardi, necessariamente, la memoria, ci ha fatto fare un tuffo nel passato, associando il destino degli sfortunati piloti. Lo stesso Nannini, intervistato, ha dichiarato di avere una grande stima nei confronti del collega, e di essere certo di una sua imminente ripresa fisica. Nella stessa intervista, ha espresso il suo pensiero, su quanto negli anni sia cambiato il circo della F1, ed in maniera sintetica ha affermato questo concetto: Negli anni ’80 e ’90, si faceva veramente fatica e sacrificio fisico per guidare una monoposto, e il 90% dei risultati, erano per la bravura e l’impegno del pilota, mentre oggi si è capovolto questo dato, e l’automobilismo è diventato un’ industria in cui, purtroppo, il pilota conta per il 10% su una vittoria.

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