La Vespa è una istituzione, tuttavia i competitor non sono rimasti a guardare e hanno presentato un modello che farà breccia nel cuore dei progressisti green.
La rivalità tra due aziende è stata sempre forte in Italia se parliamo di motociclismo o meglio di scooter. Vespa e Lambretta due modi di interpretare la mobilità su due ruote con lo stesso DNA: italiano. La Vespa oggi ben più nota nel mondo della Lambretta ha dei seguaci sulla base della tradizione e dell’innovazione che vede Vespa e Piaggio sul podio dell’originalità e dell’identità anche per i nuovi modelli, che mettono tutt’ora in sella generazioni di giovani che scelgono l’eleganza, la classe e lo stile italiano per muoversi agilmente nel traffico di città. 
Vespa consacrata nel tempo e celebrata da pellicole cinematografiche ha trovato posto nei musei di tutto il mondo, e grazie a un design unico ed inimitabile ha conquistato il cuore di tanti appassionati attraverso una gamma variegata che offre al meglio l’opportunità di vivere il mito con la semplicità stessa che appartiene a Vespa.
La nuova vecchia rivale della Vespa
Imitata, desiderata e infine riprodotta da altre case costruttrici, Vespa ha una sola rivale storica in Lambretta, che con la forza del tempo e dell’innovazione lancia un guanto di sfida con un nuovo modello green che mette passato e presente d’ accordo. Lambretta sì, ma elettrica nel pieno rispetto di una mobilità sostenibile che piace ai giovani e alla Commissione europea; una linea che strizza l’occhio ai modelli del passato, ma con un propulsore da 4 kilowatt per 258 nm di coppia massima in grado di spingere la motoretta, ricaricabile in sole 5 ore e mezza per un’autonomia di 127 chilometri, a 110 chilometri orari. Forte del suo passato la linea rimarca quella della progenitrice a favore di un minimalismo a dir poco sintetico. Un taglio semplice che unisce tutta la tradizione della Lambretta con il futuro di questo scooter.
Il dado è tratto, prossimamente la vedremo nei listini dei concessionari a 8000 euro circa, non ci resta che attendere il suo debutto in grande stile per scegliere ancora una volta uno scooter che è parte di un grande del libro del motociclismo Made in Italy. Elettrico o no, il mondo delle due ruote guarda sempre al passato.