Porsche, altra brutta notizia: cambiano le previsioni, i dazi fanno paura

La Porsche ha scelto di rivedere al ribasso le sue previsioni per il 2025, a causa dell’incertezza che c’è sul mercato e per via dei dazi USA.

I costruttori mondiali sono in stato di agitazione per via dell’incertezza presente sul mercato, provocata da diversi fattori. Le vendite, che negli ultimi anni sono crollate, a seguito di aumenti dei costi di produzione che si sono poi fatti sentire sui prezzi di acquisto, ma anche per una serie di ulteriori cambiamenti, che sono andati ad influenzare gli equilibri del settore. Ora la Porsche è preoccupata e non poco dai dazi USA, fortemente voluti dall’amministrazione di Donald Trump, che li aveva annunciati già in campagna elettorale.

Porsche cambia tutto
Porsche logo (ANSA) – Quattromania.it

Alcuni brand di lusso hanno deciso di intervenire aumentando i prezzi della loro gamma, come fatto dalla Ferrari, che per la gran parte dei veicoli commercializzati negli USA, ha ritoccato verso l’alto del 10% le cifre di acquisto. Dal canto suo, la Porsche ha tagliato una serie di previsioni per l’anno 2025, imputando la responsabilità ai dazi doganali USA. Il mercato statunitense è fondamentale per tutti i costruttori, e le nuove tariffe al 25% rischiano di compromettere gli equilibri dei vari marchi.

Porsche, i dettagli sulle previsioni riviste al ribasso

Andando nel dettaglio, la Porsche prevede un calo del fatturato tra i 37 ed i 38 miliardi di euro, in calo rispetto alla precedente previsione di 39-40 miliardi. Inoltre, non c’è intenzione di espandere la produzione di batterie ad alte prestazioni tramite l’azienda controllata, la Cellforce. Dietro a quest’ultima previsione non ci sono solo i dazi USA, ma anche un calo della domanda per i veicoli elettrici della casa di Weissach in Cina, le cui vendite sono del tutto crollate.

Porsche previsioni al ribasso
Porsche previsioni grande preoccupazione (ANSA) – Quattromania.it

Ovviamente, c’è poi il tema dei dazi, che rischia di compromettere le esportazioni negli USA. Ricordiamo che nel 2022, quando la Porsche ha esordito in borsa, aveva una valutazione superiore rispetto al colosso di cui fa parte, ovvero Volkswagen AG, ma da quel momento in avanti, è iniziato un calo molto preoccupante. In Cina le vendite sono precipitate del 28% nel 2024 rispetto all’anno precedente, e per il 2025 la situazione rischia di peggiorare ancor di più. Serve un’immediata svolta.

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