Prestare la propria auto a un amico o familiare è una pratica piuttosto comune, ma pochi conoscono le reali conseguenze legali e finanziarie di questo gesto.
Quando si tratta di un’auto in prestito, è fondamentale sapere come funziona l’assicurazione auto in prestito e chi si assume la responsabilità in caso di incidenti o multe.
Questo articolo esplora tutte le sfumature legali e assicurative che possono emergere quando si presta la propria vettura, evidenziando i rischi e le precauzioni da adottare.
Chi è responsabile in caso di incidente?
Quando si presta un’auto, è importante sapere che, per legge, il proprietario del veicolo è responsabile oggettivo dei danni causati dall’auto stessa. Questo principio si applica anche se il veicolo viene guidato da un’altra persona.
In caso di incidente, sarà l’assicurazione collegata al mezzo a coprire i danni, ma a pagare le conseguenze economiche sarà il proprietario.
Se l’incidente è causato da chi guida l’auto in prestito, l’assicurazione auto in prestito risarcirà i danni al terzo coinvolto, ma il proprietario subirà un aumento della classe di merito e, quindi, del premio assicurativo.
Anche se il conducente non è il proprietario, l’aumento della polizza verrà applicato al titolare del veicolo, che potrebbe trovarsi a dover pagare una cifra più alta negli anni successivi.
Se l’incidente, invece, è stato causato da un altro automobilista, la polizza RCA (Responsabilità Civile Auto) risarcirà sia il conducente che il proprietario per eventuali danni materiali e fisici, senza effetti negativi sulla classe di merito del proprietario.
Multe e sanzioni: chi paga?
Nel caso in cui il conducente dell’auto in prestito commetta un’infrazione stradale, come una multa per eccesso di velocità, la responsabilità è condivisa tra chi guidava e il proprietario del veicolo.
Questo significa che entrambi possono essere chiamati a pagare l’intera somma della sanzione. Il proprietario dell’auto ha però la possibilità di richiedere il rimborso della multa al conducente, ma solo se quest’ultimo è il reale responsabile.
Se nessuno dei due paga la multa entro i termini previsti, verrà emessa una cartella esattoriale, con conseguente rischio di pignoramento e, per il proprietario, anche il fermo amministrativo del veicolo.
È importante sapere che, se l’infrazione prevede la decurtazione dei punti dalla patente, sarà il conducente a subire questa sanzione. Tuttavia, nel caso in cui l’infrazione venga notificata al proprietario senza una contestazione immediata, quest’ultimo dovrà fornire i dati del conducente entro 60 giorni, altrimenti sarà soggetto a un’ulteriore multa che può variare tra 282 e 1.142 euro.
Assicurazione auto in prestito: le polizze specifiche
Uno degli aspetti cruciali quando si parla di auto in prestito è capire come funziona la polizza assicurativa. Alcune polizze prevedono limitazioni che coprono solo i danni causati dal proprietario del veicolo e non da altri conducenti.
Questo tipo di contratto, noto come “guida esclusiva”, può creare problemi nel caso di un incidente causato da chi ha preso in prestito l’auto.
In tali situazioni, l’assicurazione è comunque obbligata a risarcire i danni causati dal veicolo, ma potrebbe poi rivalersi sul proprietario, chiedendo la restituzione della somma versata.
Questo meccanismo, chiamato rivalsa assicurativa, può rivelarsi molto oneroso per il proprietario del veicolo, soprattutto se non era a conoscenza delle restrizioni presenti nel contratto.
Obbligo di aggiornamento della carta di circolazione
Un altro elemento da considerare quando si presta l’auto per lunghi periodi è l’obbligo di aggiornamento della carta di circolazione.
Se si presta il veicolo a un familiare non convivente o a un amico per un periodo superiore ai 30 giorni, è necessario effettuare una comunicazione alla Motorizzazione Civile. La mancata comunicazione comporta una multa di 705 euro e il ritiro della carta di circolazione.
In ogni caso, è la Polizia a dover dimostrare che il veicolo è stato guidato per più di 30 giorni dalla stessa persona, non residente all’indirizzo del proprietario. Se si tratta di un prestito occasionale o di breve durata, questa regola non si applica, e non è necessario alcun aggiornamento.
Conclusione: cosa considerare prima di prestare l’auto
Prestare la propria auto in prestito può sembrare un gesto di fiducia e generosità, ma comporta delle responsabilità legali ed economiche di cui bisogna essere consapevoli.
Prima di consegnare le chiavi del proprio veicolo a qualcun altro, è consigliabile verificare la propria polizza assicurativa e valutare le conseguenze in caso di incidente o multa.
In alcuni casi, potrebbe essere utile stipulare una polizza che copra tutti i conducenti o definire chiaramente gli accordi con chi utilizzerà il mezzo.
Ricordate sempre che, in caso di problemi, il proprietario dell’auto è il soggetto maggiormente esposto, soprattutto dal punto di vista economico. Chiarire preventivamente le responsabilità e rispettare le normative vigenti può prevenire spiacevoli sorprese.