Nella classe regina la sfida tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin ha portato gli uomini della Ducati a sbilanciarsi sulla lotta al titolo.
Senza tanti giri di parole in Ducati hanno ammesso che la lotta al titolo è talmente equilibrata che a vincere potrebbe anche essere Martin. Per la Casa di Borgo Panigale sarebbe un danno d’immagine notevole se un pilota di un team satellite già promesso sposo in Yamaha finisse per celebrare, per la prima volta, il titolo mondiale in top class di un pilota già sotto contratto con Aprilia.
Mai come quest’anno la Ducati ha tutta la volontà di tenersi il titolo in casa. Per Jorge Martin rappresenterebbe la vendetta finale abbandonare la Desmosedici da campione, portandosi il numero 1 con sé in Aprilia. Rispetto allo scorso anno Martin non ha nulla da perdere. Ha già firmato per un altro team e non deve più convincere nessun uomo in Ducati. Quest’ultima ha preferito puntare su Marc Marquez, anche per motivi commerciali.
Sul piano sportivo ed anagrafico nessuno più di Martin avrebbe meritato la sella della Rossa. Fatto fuori anche Bastianini, selezionato da KTM per il team Tech3, la squadra romagnola ha preferito l’esperienza e il blasone dell’otto volte iridato, Marc Marquez. Nella passata stagione il madrileno ha già sfiorato il titolo, ma dopo una super rimonta dovette accontentarsi del secondo posto.
Bagnaia vs Martin: la sfida continua in Ducati
Francesco Bagnaia ha vinto decisamente di più di Jorge Martin, ma quest’ultimo è uno specialista delle Sprint Race. La vittoria a Motegi di Pecco lo ha ricatapultato a -10 dallo spagnolo. Davide Tardozzi ha annunciato che dal suo punto di vista servirebbe un ex equo, ovvero una medaglia d’oro per entrambi. In caso di pari punti, in MotoGP, vince il pilota che ha vinto più gare.
“Non so chi sia più forte tra Bagnaia e Martin e il titolo sarà deciso da molte cose, compresa la fortuna – ha affermato Davide Tardozzi ai colleghi di AS – ci saranno molte cose determinanti e questo campionato può essere deciso da qualsiasi errore, dalla sfortuna, da un pilota che ti colpisce alla partenza. Tutto può accadere. L’unica cosa chiara per me è che questi due ragazzi stanno facendo un lavoro incredibile al momento. Sono così bravi che ritengo che quest’anno il titolo dovrebbe essere ex aequo, condiviso tra loro due. Al momento lo meritano entrambi“. Non si può per regolamento, tuttavia entrambi stanno facendo errori. Vincerà, semplicemente, chi risulterà più costante nel momento decisivo.